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MASSA MARITTIMA – Il Comune di Massa Marittima, con voto unanime del Consiglio comunale, aderisce al bio distretto rurale “Le colline della Pia” come socio fondatore e promotore, impegnandosi a promuovere le finalità previste dallo statuto.
Il bio distretto rurale “Le colline della Pia” è un’associazione di soggetti pubblici e privati nata per stimolare gli agricoltori a convertire le loro aziende al biologico. Ne fanno parte 14 aziende agricole ubicate nei territori di Gavorrano, Roccastrada e Massa Marittima e le rispettive amministrazioni comunali. Per il territorio di Massa Marittima ha aderito al bio distretto la Tenuta del Fontino.
“Si tratta di una iniziativa che è nata dal basso – spiega Ivan Terrosi, assessore all’Agricoltura e all’Ambiente del Comune di Massa Marittima – in quanto è stata inizialmente promossa da un gruppo di aziende del comune di Gavorrano, circa un anno fa, dopodiché si è allargata ottenendo l’adesione di altre imprese agricole di Roccastrada, e della Tenuta del Fontino di Massa Marittima, oltre al sostegno convinto delle tre amministrazioni comunali. Il prossimo passo sarà il riconoscimento formale da parte della Regione Toscana”.
“Secondo il Comune di Massa Marittima è importante stare dentro al Bio distretto per dare un impulso decisivo alla diffusione del metodo di coltivazione biologico tra le nostre aziende – prosegue l’assessore Ivan Terrosi – aggiungendo un tassello ulteriore alla tutela del territorio e alla promozione dei prodotti enogastronomici di qualità, che sono espressione di quest’area pregiata che insiste nei tre comuni. L’auspicio è che altre aziende del Comune di Massa Marittima presto decidano di aderire”.
“Tra gli obiettivi del Bio distretto – conclude Ivan Terrosi – rientrano la conversione delle aziende agricole al biologico, la salvaguardia del paesaggio, la valorizzazione delle produzioni tipiche e delle tradizioni locali, ma anche l’impegno a promuovere tra i cittadini il consumo di prodotti bio, favorendone la presenza nella ristorazione pubblica e collettiva locale, a partire dalle mense scolastiche. E poi la diffusione di una cultura del mangiar sano e sostenibile, e di un approccio territoriale che superi i confini amministrativi e promuova sempre più la sinergia tra pubblico e privato. Attraverso il Bio distretto sarà possibile anche attivare campagne di informazione e di educazione al consumo ed essere più incisivi nella partecipazione ai bandi promossi da soggetti pubblici e privati, fino alla sottoscrizione di convenzioni e partenariati finalizzati alla ricerca o alla formazione degli operatori delle nostre aziende”.
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