FOLLONICA – «Va bene portare in gran parte di Follonica la banda ultra larga assicurandosi 30 punti di connessione gratis per scuole comunali, uffici e sedi del Comune».
Commenta così il consigliere comunale Massimo Di Giacinto i lavori d’installazione di fibra ottica in vari punti della città.
«Va altrettanto bene che se ne occupi la società Open Fiber, sicuramente un fornitore più che affidabile per installare e gestire l’esercizio delle reti di comunicazione elettronica ad alta velocità in fibra ottica. È giusto mettere a disposizione un collegamento internet che consenta, a pagamento, a privati e ad aziende di avere una connessione più rapida e efficace. È anche opportuno contribuire allo sviluppo della città in fatto di crescita economica, sociale e culturale come pure rendere più attrattivo il territorio».
«Però mi chiedo, e come me se lo chiedono davvero tanti cittadini, com’è possibile arrivare al periodo pasquale e presentarci ai primi ospiti con alcuni e importanti quartieri letteralmente “squarciati” dagli scavi per la posa in opera della fibra ottica? A meno che in questi pochi giorni che ci separano dalla Pasqua non sia ripristinato, come si deve, il manto stradale e gli strappi sui marciapiedi; lo spero, ma dubito che ci sia il tempo per farlo. Mi auguro di sbagliare».
«E pensare che la convenzione tra Comune e Open Fiber è stata firmata il 15 febbraio del 2021, quindi è tutt’altro che recente, e solo da qualche settimana il centro e zona nuova sono state interessate dai lavori con tanto di strisce pedonali e parcheggi riverniciati da poco e a questo punto da rifare. Non era il caso di fermarsi prima con gli scavi, ripristinare “a regola d’arte” l’asfalto e i marciapiedi per poi riprendere subito dopo il periodo pasquale i lavori? E chi ha autorizzato gli operai, che non c’entrano nulla perché sono solo degli esecutori, a installare sulle pareti dei fabbricati (bucandole) le canalette per portare la fibra nelle abitazioni e a entrare negli ingressi dei condomìnii (forando il muro) per montare la centralina? Sono proprietà private».
«E se la fibra di Open Fiber non interessasse perché il servizio è già fornito da altri operatori altrettanto qualificati? Insomma i lavori sono utili e qualche disagio è comprensibile e sopportabile però sembrano “fatti con i piedi”, senza la necessaria programmazione temporale e i dovuti controlli sulla loro esecuzione».
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