FOLLONICA – L’Associazione biglie sciolte intende realizzare iniziative di sensibilizzazione sull’autismo e in generale sul tema della diversità volte a coinvolgere tutta la comunità follonichese, nel mese di aprile nel pieno rispetto della normativa anti-Covid esistente.
“Avremmo pensato ad un evento, presso il Casello idraulico in collaborazione con il gruppo solidarietà Heos il 24 aprile con laboratori aperti a tutti i bambini e ragazzi, sempre nell’ottica della condivisione e integrazione, unito ad un mercatino – spiega l’associazione -. E a questo abbiamo unito il coinvolgimento di Piazze d’Europa e degli esercenti di Follonica (che ringraziamo di cuore per la collaborazione) durante questo mese a cui abbiamo chiesto di tenere affissa in vetrina una “locandina” da noi fornita e di indossare qualcosa di blu oggi, 2 aprile, giornata mondiale della consapevolezza dell’autismo”.
“Perché il blu? Quando nel 2007 le Nazioni Unite decisero di istituire il 2 aprile come giornata sull’autismo – spiega l’associazione – e aprile come mese di sensibilizzazione dell’autismo e della neurodiversità, i promotori spiegarono che il blu ha il potere di risvegliare il senso di “sicurezza” e il bisogno di “conoscenza”. La “conoscenza” vista sia come informazione dei cittadini, affinché sappiano come regolarsi (ci sono alcune regole molto semplici) quando hanno a che fare con un autistico, sia come ricerca scientifica su questo disturbo. Infatti non esiste una cura: l’autismo non è una malattia ma è una neurodiversità, una condizione permanente. Ci piacerebbe sensibilizzare la popolazione e sostenere percorsi di conoscenza e consapevolezza sul tema della diversità, creando contesti e occasioni inclusive e favorendo un proficuo dialogo tra le associazioni e la comunità follonichese, con l’obbiettivo finale di rendere forse fin dal 2023 Follonica un Comune Autismo friendly, progetto a cui stiamo lavorando già da un po’ e che ha trovato il pieno appoggio del nostro Comune di Follonica e della Asl, soprattutto nella figura del dottor Ettore Caterino, neuropsichiatra responsabile del Centro autismo di Grosseto”.
“La vita quotidiana con l’autismo è un conflitto incessante contro i luoghi comuni – spiegano da Briglie sciolte -. La presenza di una persona autistica cambia radicalmente la vita della propria famiglia che ogni giorno deve affrontare anche un’enorme quantità di problemi pratici, che in gran parte potrebbero essere risolti con un’organizzazione efficiente dell’assistenza e la creazione di spazi adeguati. Ci sono autistici che parlano e altri che non lo fanno, alcuni sono “totalmente chiusi in se stessi” o altri che invece sono totalmente affettuosissimi e alla continua ricerca dell’altro. Frequentemente compiono gesti che sono propri di “bambini normotipici ” piccolissimi, ci sono autistici con forme di ritardo mentale anche molto grave e altri che invece sono veri e propri geni in alcuni ambiti (come indicare un oggetto) altro che eccellono in una certa attività fisica, come sciare o pattinare”.