GROSSETO – Tra le imprese che hanno preso parte alla spedizione toscana a Dubai per Expo 2020, con la Regione e Confindustria, c’era anche – come sola rappresentante delle attività produttive in provincia di Grosseto – Opus automazione, azienda hi-tech con sede a Follonica e commesse in tutto il mondo.
«Abbiamo aderito volentieri, tramite Confindustria – dichiara Stefano Batistini, ceo di Opus automazione – a questa iniziativa che la Regione Toscana ha intrapreso per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese. E possiamo dire che è stata un’esperienza positiva, anche se ovviamente si è trattato di una missione esplorativa: abbiamo voluto capire concretamente cosa possa offrire quel territorio a un’attività come la nostra. A Dubai ha prospettive particolarmente stimolanti chi lavora nel comparto immobiliare, nel turismo, nel settore del lusso; per chi invece opera nel comparto tecnologico occorre un’analisi più approfondita. È una zona che potrebbe essere interessante come hub per esportazioni in altri Paesi, eliminando così certi dazi che penalizzano le importazioni dirette dall’Italia. Per un’attività diretta in loco, invece, credo che al momento le prospettive siano più limitate perché le realtà industriali esistenti sono molto legate al comparto estrattivo e alla produzione di energia elettrica, considerando il grande consumo, anziché alla tecnologia in senso stretto. Dunque, attualmente, per il nostro settore vedo più una fase progettuale che operativa. Il vantaggio di Dubai è comunque la posizione geografica, centrale rispetto agli altri continenti: per chi fa export è l’ideale. Ha porti adatti alle manifatture che richiedono una logistica sviluppata, tempi rapidissimi per la realizzazione delle infrastrutture. Insomma, le opportunità per Opus ci potrebbero essere. Ci ragioneremo».
La Toscana si è presentata a Dubai con una doppia delegazione: politica e imprenditoriale. Tra le altre aziende presenti a Dubai, la maggioranza opera nel comparto del lusso (tessuti, oro, marmo), ma anche la meccanica era rappresentata. La giusta attenzione per un mercato cresciuto del 30% negli ultimi anni e che vale il 2% dell’export manifatturiero toscano. In programma c’erano incontri b2b con possibili partner e investitori e una visita al padiglione italiano di Expo 2020.
«Dubai – dichiara il presidente della delegazione di Grosseto di Confindustria Toscana Sud, Francesco Pacini – è una realtà in continua crescita che sta cercando di assumere un ruolo di rilievo sui mercati internazionali non solo come località di vacanza di lusso e sede privilegiata per investire nei comparti immobiliare e finanziario, ma anche per la nuova manifattura. Negli Emirati Arabi, infatti, ultimamente stanno investendo molto nell’arte, nel design e nelle aziende manifatturiere. Essendo un settore che da sempre reputiamo strategico per la nostra economia, è dunque ragionevole che le imprese rivolgano la loro attenzione alle aree che offrono possibilità di sviluppo, all’estero come in Italia: ci auguriamo che altre aziende seguano l’esempio di Opus e valutino l’opportunità di investire, anche avvalendosi degli strumenti offerti dalle istituzioni e dalle associazioni di categoria che guardano con favore all’internazionalizzazione, come Confindustria».