GROSSETO – Il conflitto bellico tra Russia ed Ucraina, oltre all’aspetto umano, ha fatto emergere altri problemi piuttosto rilevanti. Uno di questi è la scarsità di reperimento sul mercato di alimenti zootecnici concentrati come mais, soia ed orzo.
Alimenti destinati al settore zootecnico che, per altro, hanno raggiunto quotazioni molto rilevanti sul mercato. Inoltre, la stagione siccitosa ha già compromesso, in maniera importante, le produzioni di fieno e sono a rischio anche le coltivazioni di cereali da granella.
Dato lo scenario descritto, Banca Tema ha prontamente messo a punto un finanziamento per l’acquisto di granelle e concentrati a sostegno delle Aziende Zootecniche che necessitino acquistare scorte di alimenti per i prossimi quattro mesi, considerando che a luglio dovrebbero arrivare sui mercati le granelle dei nuovi raccolti e questo potrebbe consentire un sostanziale miglioramento della situazione.
Il finanziamento ha un importo massimo di 50mila euro ad azienda, da restituire in cinque anni con rate trimestrali. Saranno prese in considerazione le spese da sostenere con validità dall’1 aprile 2022 sino al 30 maggio 2022. Per accedere al finanziamento le aziende devono dimostrare il numero di capi allevati (Estratti del Registro di Stalla), esibire commesse di ordini degli alimenti oggetto di finanziamento e presentare successivamente le fatture di acquisto con precisa indicazione che tutti gli alimenti sono stati stoccati presso l’azienda agricola o centri di stoccaggio dai quali l’azienda può prelevare secondo necessità.
“Il settore zootecnico in questo momento si trova in difficoltà e noi, in qualità di banca locale cooperativa abbiamo il compito di sostenerlo – afferma il presidente Francesco Carri -. Per questo abbiamo cercato una soluzione semplice ma efficace che possa aiutare nell’immediato le nostre aziende a superare le criticità del momento e guardare al futuro con maggiore serenità”.
“L’intervento che viene proposto – dichiara il direttore generale Fabio Becherini – ha lo scopo principale di impedire un ulteriore impoverimento del patrimonio zootecnico già sofferente per vari motivi agronomici e per l’incidenza dei danni dovuti ai predatori. Con il nostro Ufficio Agricoltura, coordinato dall’agronomo Maurizio Sonno, abbiamo voluto dare la possibilità alle aziende di creare scorte alimentari, evitando situazioni di non reperibilità di alimenti zootecnici che potrebbero causare l’abbattimento di quei capi d’allevamento meno produttivi e adulti, in netto anticipo rispetto alle normali pratiche di rimonta”.