ROCCALBEGNA – “Via dei Molini, Roccalbegna. Su questa strada cinque ragazzi, nostri compaesani, videro i loro ultimi istanti di vita, prima di essere falciati dai soldati tedeschi che li inseguivano. Un gruppo di cittadini, coordinati dalla sezione Anpi amiatina, ha avanzato da tempo la richiesta di intitolare la via a loro, rinominandola ‘via della Memoria’, ovviamente senza ricevere mai riscontro dall’amministrazione comunale”, afferma l’ex consigliere Davide Mariotti.
“Adesso, visto il contesto, proporrei di rinominarla invece ‘via della dimenticanza’ – prosegue -. Come tanti altri bellissimi angoli di Roccalbegna, lasciata all’incuria più totale. Erba alta ai bordi, ogni tipo di rifiuto portato dal vento che vi si incanala, sfalci di giardino gettati proprio sotto il monumento che accumulandosi, hanno creato una vera e propria discarica, con il serio rischio di un devastante incendio provocato dalle ceneri di camino gettatevi sopra”.
“Eppure con il nostro gruppo consiliare, prima di uscire nelle scorse elezioni, avevamo presentato una mozione che definisse un’ordinanza di divieto di scarico con punizioni esemplari – va avanti Mariotti -. La mozione venne colpevolmente lasciata fuori dall’ordine del giorno all’ultimo consiglio utile. Dopodiché nulla più si è saputo”.
“Purtroppo adesso, nonostante qualcuno ne sia addirittura contento, nessuna opposizione è più a vigilare ‘sull’operato’, se di operato si può parlare, dell’attuale amministrazione – afferma l’ex consigliere -. Magari c’è ancora chi si immagina qualche mirabolante idea del sindaco e del suo entourage per la ripartenza dei nostri piccoli ed incantevoli borghi. Vi posso assicurare che avendoli conosciuti da vicino, l’unica cosa che potete sperare ancora è che svolgano almeno l’ordinaria amministrazione che gli spetterebbe”.
“Siccome non mi è mai piaciuto lamentarmi e stare con le mani in mano – conclude Mariotti -, oggi, come ogni anno, ci siamo tirati su le maniche con i bimbi ed Aurora ed abbiamo sistemato la strada e l’accesso al monumento con il rispetto che gli sarebbe dovuto, nonostante anche noi, come tutti, avremmo da potare olivi, castagni o semplicemente farci gli affari nostri. Sulla parte sinistra del giardino adiacente al monumento, abbiamo piantato tre piante di lavanda che ho riprodotto per talea, in memoria di quei ragazzi, e lo abbiamo fatto anche per tutti quelli che di memoria corta soffrono”.