SCARLINO – “L’Amministrazione comunale a trazione leghista di Scarlino non smette di stupirci, e nell’ultima commissione regolamenti ha deliberato, con il voto contrario del consigliere Guido Mario Destri rappresentante delle minoranze, l’aumento dell’addizionale comunale Irpef”, scrivono, in una nota, i gruppi consiliari PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino insieme.
“Sino ad ora, infatti, l’addizionale Irpef, che ricordiamo viene applicata sul reddito dei cittadini (lavoratori e pensionati), aveva un criterio di progressività in modo da far pagare meno i redditi bassi e maggiormente quelli più elevati – prosegue l’opposizione -. Tale meccanismo vedeva un minimo di aliquota dello 0,65% per redditi da 15.001 euro salendo sino ad un massimo dello 0,80% per quelli superiori a 75.000 euro, ed esentando tutti coloro con un reddito inferiore ai 15.000 euro. L’amministrazione Travison ha introdotto una modifica che “fa di tutta l’erba un fascio” con l’applicazione di una sola aliquota indipendentemente dal reddito, e per giunta quella massima applicabile dello 0,80%”.
“A degli attenti osservatori torna in mente cosa diceva la consigliera Travison in consiglio comunale nel 2015 dove sottolineava come ‘ai cittadini venisse dato uno zuccherino con la riduzione misera dell’aliquota TASI a fronte dell’istituzione dell’addizionale comunale che portava in manovra tariffaria un introito che poteva essere ottenuto attraverso tagli di spesa, per esempio nella gestione della TARI o in quella dei musei, evitando di imporre nuove tasse’. Oggi alla luce di queste assurde decisioni ci domandiamo dove è finita tutta quella parsimonia, ci pare invece come diceva in quel consiglio il suo capogruppo di allora che ‘avete aumentato senza ritegno alcuno, la pressione fiscale diretta. In questo siete stati bravi e celeri. Avete la tassazione sotto ogni forma nel vostro DNA politico‘. Cara sindaca non sono passati secoli ma solo qualche anno ed oggi che siete al timone del comune e potreste dare l’esempio virtuoso, cosa fate? Se non uguale, peggio”:
“L’aumento di oggi permetterà al Comune di Scarlino di introitare circa 70.000 euro in più rispetto al passato, ai quali i nostri solerti amministratori in parte hanno già trovato una collocazione, è recente infatti la notizia dell’incarico per il nuovo direttore scientifico dei Musei, un’ottima scelta non fosse che è una di quelle voci che nel suo accalorato intervento da consigliere Travison suggeriva di tagliare”.
“Ma non finisce qui, la ciliegina sulla torta è la delibera n° 35 con la quale, peraltro in un momento socio-storico-economico particolarmente triste e delicato con i cittadini italiani che faticano ad arrivare a fine mese, la nostra giunta ha pensato bene di aumentare le indennità a sindaco e assessori. Direte pure che è legittimo e previsto dalla legge, ma il Governo suggeriva gli aumenti a decorrere dal 2024, invece voi avete preferito gradualmente ma da subito, seguendo l’esempio della giunta Vivarelli Colonna a Grosseto. Ultimamente avete aumentato tutto, dalle tariffe per le tumulazioni cimiteriali a quelle per i matrimoni, non ci sono giustificazioni a questo autogol”.
“Pensare che l’ex sindaco Stella con un gesto signorile aveva dato il buon esempio riducendosi l’indennità e destinando quelle risorse ai capitoli del sociale in bilancio comunale. Dovevamo aspettarcelo, siete gli stessi che due mesi dopo le elezioni del 2019 avete ripristinato l’autoriduzione di Stella aumentandola di circa 400 euro (lorde mensili) e oggi di altri 487,71 euro che sommati ai precedenti sono poco meno dello stipendio di un operaio del cantiere comunale, ma presto lo supereranno visto che l’indennità salirà gradualmente nel 2023 e nel 2024. Di sicuro quando la giunta ha votato questo provvedimento avrà valutato tutte le possibili reazioni, se la vostra coscienza vi ha suggerito che il momento era opportuno non rimane che augurarvi che anche i cittadini di Scarlino la pensino allo stesso modo, ma rimaniamo molto scettici in proposito”, concludono i consiglieri di minoranza.