GROSSETO – Firmato fra le parti nei giorni scorsi il nuovo contratto provinciale dell’edilizia e dell’industria. A sottoscriverlo Gianni Bracciali (Fillea Cgil), Fabio Carruale (Filca Cisl), Alessandro Rusci (Feneal Uil) e Rossano Massai in rappresentanza dell’Associazione nazionale costruttori edili.
L’accordo provinciale, che integra il contratto collettivo nazionale, riguarda l’elemento variabile della retribuzione (Evr) e ha valore retroattivo con decorrenza al 1° gennaio di quest’anno.
L’aumento mensile pattuito per le buste paga degli operai varia dai 32,87 euro al mese per il livello più basso, ai 44,98 per gli operai a più elevata qualifica. Per gli impiegati, invece, il livello massimo è di 65,20 euro mensili. Prevista inoltre una indennità di mensa di 121,1 euro al mese, con un aumento percentuale legato alla trasferta per gli operai comandati a lavorare in cantieri a distanza superiore ai 15 km. Confermata l’indennità mensile di trasporto casa-lavoro (42 euro) e quella per chi guida il pulmino che accompagna gli operai in cantiere.
Le parti si sono poi impegnate a superare sul piano contrattuale la carenza della malattia, attualmente confermata come prestazione economica da parte della Cassa edile, e a introdurre una nuova prestazione economica di rimborso del costo della denuncia dei redditi. Confermate, infine, le prestazioni che prevedono contributi a sostegno delle spese didattiche per i figli, e il premio per i giovani fino a 29 anni che entrano nel settore edile.
«Questo rinnovo contrattuale – sottolineano Bracciali, Carruale e Rusci – arriva nel quadro di una tendenza espansiva del settore e numeri in aumento, in virtù della ripresa economica e dell’effetto positivo dei bonus edilizi. Da parte nostra, oltre naturalmente che preoccuparci di redistribuire anche ai lavoratori una parte dei benefici della nuova fase espansiva, ci siamo sforzati di definire regole che connotassero la ripresa economica da semplicemente quantitativa in qualitativa. Con un’attenzione particolare alla formazione delle maestranze, alla sicurezza sui luoghi di lavoro e alla valorizzazione degli istituti bilaterali come il Cpt (comitato paritetico territoriale)».
«L’edilizia del futuro, inoltre, non potrà prescindere dalla sostenibilità in termini ambientali, oltre che sociali ed economici. Per questo abbiamo condiviso con Ance una serie di azioni che vanno dalla valorizzazione e rafforzamento della Cassa edile della provincia di Grosseto a quello della Scuola edile grossetana, fino all’approfondimento della progettazione Bim (building information modeling) e ai temi relativi a legalità e sicurezza. Gli operai edili del futuro, infatti, saranno sempre più specializzati e dovranno sapersi adattare alle continue innovazioni tecnologiche introdotte nei processi costruttivi. Questo significa che anche il nostro lavoro sta subendo cambiamenti radicali, che richiedono un aggiornamento professionale continuo. Il quale, come dimostra la difficoltà delle aziende a trovare personale di cantiere adeguatamente qualificato, richiede impegno e capacità di programmazione».