Il cambio di stagione è un fenomeno molto interessante, che causa diversi effetti anche nei più piccoli; questi, ad esempio, sembrano subire particolarmente la cosiddetta “sindrome di primavera”. Si parla di cambiamenti relativi all’umore, in primis, o di una serie di problemi che si manifestano a livello cutaneo, ma non solo. Oggi scopriremo insieme alcuni degli effetti più importanti della primavera sui bimbi e i relativi consigli da seguire per proteggerli al meglio.
Perché si parla di sindrome di primavera nei bambini?
Per sindrome di primavera si fa riferimento ad una forma di malessere generalizzata, che tende a colpire soprattutto i bambini quando le stagioni si avvicendano. Questi malesseri, comunque non pericolosi e del tutto temporanei, spesso si manifestano a causa dei cambiamenti circostanziali portati dalla primavera, come le giornate che si allungano, la diffusione dei pollini e altri elementi. Naturalmente, al pari di ogni altro disturbo, anche la sindrome di primavera può essere riconosciuta investigandone i sintomi. Fra quelli più diffusi in assoluto troviamo la comparsa di stati psicosomatici come lo stress e l’ansia, insieme al nervosismo e alla suscettibilità. Altri sintomi frequenti sono gli stati di apatia e la spossatezza. Non solo umore ma anche pelle: eventuali sbalzi d’umore, insieme ai cambiamenti relativi al clima e all’aria tipici del periodo primaverile, possono essere alcuni dei fattori responsabili della comparsa di sfoghi o di dermatite atopica nei più piccoli. Quest’ultima, infatti, come spiegano alcuni articoli sul web, si può manifestare attraverso guance rosse nei bambini o pelle screpolata, per citare due esempi. In altri casi, invece, è possibile che i bambini subiscano anche la comparsa di attacchi allergici, piuttosto frequenti con l’arrivo della primavera.
Come proteggere la pelle dei più piccoli in primavera
Mantenendo l’attenzione sul tema pelle, esistono numerose soluzioni che permettono di proteggere la cute dei più piccoli in primavera. Per fare un esempio concreto, è possibile agire spalmando la protezione solare, utile per evitare ai “primi soli” di nuocere alla cute del bimbo, a causa della forza delle radiazioni UV. Naturalmente quando fa caldo, per l’esposizione si suggerisce di evitare gli orari di punta: al fine di proteggere la pelle dal sole di primavera, in questi casi può far comodo anche un cappello, specialmente se il bambino svolge delle attività all’aria aperta. Per quel che riguarda la cute nello specifico, esistono anche alcune routine di skin care che possono andare incontro alle necessità della pelle dei bimbi. Basti ad esempio citare le creme e le lozioni create appositamente per i più piccoli, che servono per idratare e per lenire la pelle così da prevenire possibili irritazioni (come quelle da pannolino). Infine, i gel detergenti per bimbi sono un’altra soluzione consigliata, in quanto contengono diversi estratti utili per la salute del piccolo.