GAVORRANO – «Nel condannare con forza l’aggressione e l’invasione dell’Ucraina da parte dell’esercito russo e nel ribadire che un popolo aggredito ha il diritto di difendersi, riteniamo che l’unica strada per addivenire al cessate il fuoco ed alla pace sia quella diplomatica. È giusto inviare aiuti umanitari per il popolo ucraino sotto le bombe ma un grave errore e contrario all’articolo 11 della nostra Costituzione è l’invio delle armi». Inizia così la nota di Patrizia Scapin, capogruppo di Movimento Bene Comune in consiglio comunale a Gavorrano.
«Le armi chiamano altre armi, il sangue chiama altro sangue, noi non lo accettiamo. I padri costituenti, molti dei quali venivano dalle fila della resistenza armata per liberare il Paese dal nazifascismo, vollero che sulla Costituzione Italiana fosse scritto: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”, proprio perché conoscevano la guerra, le distruzioni e la morte».
«Chiediamo che tutte le diplomazie del mondo, tutti i Paesi che hanno a cuore veramente la coesistenza pacifica rilancino il ruolo dell’ONU e si facciano promotori di una forte azione contro questa guerra assurda, della quale conosciamo l’inizio ma è molto difficile prevedere la fine che potrebbe anche realmente configurarsi nella terza guerra mondiale».
«Nel nostro Paese qualunque posizione di uomini, partiti o movimenti che come noi chiede Pace ed è contro l’invio delle armi viene esclusa dal dibattito pubblico, emarginata se non sbeffeggiata e derisa. Il clima che viviamo è un clima di guerra, un clima pesante in cui la grande stampa e l’informazione è tutta allineata sulla stessa posizione, come quasi tutta la politica».
«Noi siamo memori delle grandi battaglie per la pace, contro la guerra in Vietnam, contro l’installazione in Europa dei missili americani e sovietici (euromissili), contro la guerra in Iraq come quella nella ex Iugoslavia, piuttosto che la guerra in Siria, in Afganistan e in Libia».
«Noi che da sempre siamo schierati con i popoli oppressi, a partire dai Palestinesi per arrivare ai Curdi ed abbiamo attraversato decenni di pacifismo e di battaglie per la pace, non abbiamo paura ci schieriamo per un’Ucraina libera, indipendente e democratica, condanniamo l’invasione voluta da Putin, siamo per l’accoglienza di chi scappa dalla guerra, invitiamo tutti i cittadini a scendere in piazza per schierarsi per la pace e contro l’invio delle armi come chiedono anche le grandi organizzazioni come la CGIL, l’ANPI e tutti i movimenti pacifisti del nostro Paese».