ALBERESE – Il centro ricerche Crisba (www.crisba.eu) del Leopoldo II di Lorena di Grosseto ha svolto, appena una settimana fa, il suo decimo intervento di salvaguardia della costa maremmana, mettendo a dimora centinaia di piante dunali a Castiglione della Pescaia. Oggi l’iniziativa si ripete in collaborazione con il Parco regionale della Maremma ed Ente Terre regionali toscane, con un’opera di protezione e riqualificazione dell’area dunale del Parco a Marina di Alberese (Grosseto).
L’iniziativa, promossa dal Parco, realizzata con la collaborazione del personale di Ente Terre regionali toscane, prevede l’utilizzo di elementi naturali (legni, pali e corde) per delimitare e ricostituire l’area dunale, al fine di evitare il calpestio dei frequentatori del parco e favorire così la naturale colonizzazione della flora dunale.
Per favorire questo insediamento vi è stata la messa a dimora di un centinaio di piante dunali propagate dal Crisba; fra gli esemplari trapiantati, con gli studenti della classe 3A del Leopoldo di Lorena, vi sono piante di camomilla di mare (Anthemis maritima), ammofila (Ammophila littoralis), gramigna delle spiagge (Agropyrum junceum) e giglio di mare (Pancratium maritimum), quest’ultima specie vegetale protetta.
Il centro ricerche è impegnato da oltre dieci anni nella propagazione delle piante dunali a partire da seme autoctono, in laboratorio ed in serra, e coinvolge attivamente gli studenti del Lorena in tutto il programma, dalle fasi di crescita alla messa a dimora in natura degli esemplari. Iniziative come quella odierna non esauriscono quindi la propria valenza con l’intervento di rinaturalizzazione, bensì hanno anche una funzione divulgativa, sensibilizzando alla tutela della flora locale, un ambito nel quale il Crisba è fortemente impegnato anche in difesa di altre specie vegetali fra cui, in collaborazione proprio con il Parco regionale della Maremma, la specie endemica Limonium etruscum.