MASSA MARITTIMA – «Un consiglio quello di giovedì 24 marzo che si preannuncia come l’ennesima parata del sindaco e della maggioranza che finirà poi, come da tradizione, in un’alzata di mano “obbligatoria” dei consiglieri della stessa maggioranza svuotando l’assise del significato di luogo di confronto e discussione» a dirlo i gruppi di minoranza in consiglio comunale a Massa Marittima.
«È impossibile che dalle ore 21 si possano affrontare e discutere ben 10 punti, escludendo i primi due e la prassi di costituzione dell’assemblea, la quale avrà il ritardo fisiologico della composizione dell’assise. Dieci punti che sarebbero degni di un’esame approfondito e di una discussione con un confronto altrettanto esaurienti per giungere a decisioni, magari condivise, su questioni che vanno a toccare molti aspetti e scelte per la città».
«Per rendersi conto di quanta carne sia stata messa al fuoco basta leggere l’ordine del giorno. Si parte con la variazione di piano delle opere pubbliche che, è bene ricordarlo, in proporzione è superiore a quello presentato nel comune capoluogo di provincia. Si prosegue poi con una variazione di bilancio, con una ratifica di delibera di giunta e con l’autorizzazione alla contrazione di un mutuo» prosegue la nota dell’opposizione.
«Poi si arriva a discutere della nomina del CdA del Falusi con i nomi che non sono stati anticipati ai consiglieri ma che saranno svelati durante la seduta e, come ci dicono indiscrezioni, ci potrebbe essere la sorpresa di una nomina come presidente dell’attuale commissario, cosa che ha fatto discutere non poco all’interno del direttivo del PD e sulla quale il partito non si è espresso. Alla nomina si aggiungono gli indirizzi che sembrano più delineare aspetti gestionali che obiettivi generali in modo da blindare il lavoro di esternalizzazione voluto dal sindaco».
«Nell’ordine del giorno poi ci sono altri punti corposi come l’acquisto di un immobile per la nuova farmacia, l’approvazione di regolamento comunale per le manifestazioni temporanee, l’adesione al bio distretto, il conferimento della cittadinanza al milite ignoto. Il consiglio si concluderà con l’interrogazione presentata dalla Lega sullo stato della strada e della segnaletica in Città Nuova. Tutto questo, secondo il sindaco, si deve fare dopo le 21:00 ed è chiaro che a soffrirne saranno quegli approfondimenti e quella discussione che dovrebbero essere il sale di un organismo importante come il consiglio».
«Ammettendo che per ogni argomento ci possano essere 4 interventi, più le dichiarazioni di voto e le chiose del sindaco ogni punto richiederà più di 30 minuti per l’approvazione e questo significa arrivare a notte fonda e creare quelle condizioni per abbattere i tempi di discussione o renderla infruttuosa per la normale stanchezza dovuta alle ore notturne. Stessa cosa per chi vuole assistere da casa, ammesso che non si verifichino i problemi di audio che classicamente si sono avuti quando si è trattato argomenti importanti. Chi si collegherà o decide di fare le ore piccole o ad un certo punto staccherà la connessione. Per cui è prevedibile che il tutto si consumi, dopo una certa ora, con un’alzata di palette con grande fiducia e spirito di abnegazione della maggioranza» afferma l’opposizione.
«Un ampio elenco di punti così, predisposti a discussione e dibattito approfonditi, doveva essere suddiviso in almeno 3 sedute con convocazione alle ore 21 oppure doveva essere effettuata una convocazione il sabato alle ore 9 con l’ipotesi di prosecuzione del consiglio, se non esaurita la discussione, nel pomeriggio. Questo avrebbe agevolato il lavoro dell’assemblea e consentito ai cittadini di poter ascoltare ma si sa questa potrebbe essere la democrazia, quella cosa alla quale ci stiamo lentamente disabituando».