GROSSETO – Madre e figlio a processo per bancarotta fraudolenta, lei sceglie di patteggiare davanti al gup di Grosseto a 2 anni di reclusione, lui ha scelto invece il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio.
Gli imputati sono madre e figlio di Viareggio. I due, secondo i giudici rispettivamente amministratore e intestataria della società che nel 2014 si era aggiudicata il bando per la gestione della Sala Eden di Grosseto.
Ma poi, sempre secondo i magistrati, i due avrebbero distratto circa 110mila euro dalle casse della società nonostante lo stato di insolvenza dichiarato che portò poi al pre-fallimento prima e al fallimento vero e proprio del 2018 poi.
Insomma i guai iniziarono quasi subito per i giudici che li hanno indagati. Inoltre il manager viareggino non avrebbe consegnato tutti i documenti al curatore fallimentare incaricato dal tribunale di Grosseto.
I pagamenti effettuati durante lo stato di insolvenza avrebbero danneggiato gli altri creditori che dovevano riscuotere le somme dovute per diverse prestazioni. Tra quei pagamenti anche uno a titolo di rimessa diretta al settore pubblicità della Fondazione del Carnevale di Viareggio, ovviamente del tutto estranea alla vicenda. Addirittura due pagamenti sarebbero stati effettuati a società già fallita. Insomma troppo per passare inosservati a investigatori e inquirenti che dopo le indagini sono riusciti a portare in aula madre e figlio.
L’uomo sarà processato col rito ordinario a partire dal prossimo mese di luglio.
Articolo tratto da: Lucca in diretta