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FOLLONICA – Maggiori garanzie e maggiori servizi è quello che chiedono i cittadini follonichesi nella petizione che sta girando in questi giorni in città.
Nonostante le problematiche create dalla pandemia da Covid-19, i promotori sembrano aver ben chiaro quali siano le mancanze del servizio sanitario in città, tant’è che hanno dettagliato le loro rimostranze in diversi punti a margine delle firme che stanno raccogliendo a loro sostegno, segno inequivocabile del malcontento che serpeggia tra i residenti di Follonica e non solo.
La città infatti, pur essendo la seconda della provincia per numero di abitanti, è sprovvista di ospedale e conseguentemente “obbliga” di fatto i residenti a trasferte su Massa Marittima o Grosseto; ciò nonostante, secondo i promotori, è possibile ridurre il disagio con alcuni accorgimenti.
Ne riportano alcuni come “la garanzia del ripristino del servizio settimanale di radiologia; la possibilità di poter usufruire delle visite specialistiche presso il centro socio sanitario con personale operante a Massa Marittima o in altri ospedali della provincia; il pieno funzionamento del Primo soccorso come ampliamento e prolungamento territoriale di quello di Massa Marittima e per finire la richiesta di dotare lo stesso centro di Primo soccorso di quelle che tecnicamente vengono chiamate “poltrone” a bassa intensità di cura, cioè almeno un paio di letti da “day hospital” che permettano una breve osservazione per quei pazienti instabili che dovranno poi, o essere ricoverati, o rimandati al proprio domicilio.
Gli organizzatori hanno pensato di raggiungere il maggior numero di cittadini che volessero unirsi a sostegno delle tematiche riportate ed per questo hanno differenziato i punti di raccolta firme che sono: la sede della Cgil in viale Europa, la libreria Chiti in via Roma, il bar del Centro Commerciale 167 ovest, la Pro Loco e Il Beccofino in via Litoranea.