GROSSETO – “Spero che ciò che è stato paventato come ‘rischio’, cioè la soppressione di tre Frecciabianca che transitano da Grosseto, spariti dagli orari di Trenitalia a partire dall’1 aprile, resti solamente tale”. Il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi raccoglie le preoccupazioni del Comitato Pendolari di Grosseto che ha scritto al responsabile della mobilità della Regione Toscana per avere chiarimenti sulla vicenda.
“Se così non fosse – prosegue – sarebbe un grave danno per il territorio. Per questa ragione ho presentato un’interrogazione alla Giunta Regionale, tramite il ‘question time’ del portavoce dell’opposizione, che permetterà di avere la risposta già nel prossimo consiglio, per capire quali azioni intenda intraprendere per scongiurare questa eventualità”.
“Periodicamente – denuncia Ulmi – si verificano situazioni di questo tipo. Alcune volte, grazie alle proteste e alle sollecitazioni istituzionali, si è riusciti ad intervenire, altre, purtroppo, la Maremma ha subito decisioni che la hanno penalizzata. Già siamo esclusi dall’Alta Velocità, se ancora una volta dovessimo venire a sapere che i treni vengono deviati a Pisa verso Firenze e Roma, e viceversa, saltando completamente la direttrice Roma-Grosseto-Livorno, sarebbe un fatto grave, che va contro le necessità dei cittadini, ma che esclude ancora una volta la provincia di Grosseto dalle grandi direttrici del traffico ferroviario”.
Ulmi ricorda come “nel passato da Grosseto si potessero raggiungere facilmente le grandi città europee, mentre oggi si fatica a raggiungere Roma in tempi rapidi, per non dire Firenze che rappresenta una vera e propria odissea. Ricordiamo quando da Grosseto salivamo sul treno e potevamo svegliarci la mattina successiva a Parigi, così come, sempre dalla stazione del capoluogo maremmano, potevamo raggiungere il confine spagnolo e da lì Barcellona. Oggi invece dobbiamo lottare per avere un collegamento rapido per Roma e il tempo impiegato per raggiungere Firenze è a dir poco improponibile”.
“Da qui ribadisco la necessità di creare un tavolo di lavoro per agire nell’interesse del territorio e per non perdere le prossime sfide sulle infrastrutture che, al momento, sembrano ancora escludere la Maremma”, conclude.