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GROSSETO – “Un modello di gestione dell’emergenza che sta dando risultati immediati, che viene preso d’esempio e che potrebbe essere seguito in tutta la Toscana”. Così il consigliere regionale della Lega Andrea Ulmi, vicepresidente della Terza Commissione Sanità, Sociale e Sport, commenta i risultati che sta ottenendo l’hub di accoglienza della popolazione ucraina in fuga dalla guerra allestito dal Comune di Grosseto nella sala del Quartiere Pace.
“Un plauso va all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vivarelli Colonna con l’assessore alla protezione civile Riccardo Megale e con gli uffici che, nel giro di poche ore, sono riusciti a creare un centro di accoglienza al servizio di tutta la provincia di Grosseto – afferma Ulmi -. Una struttura che, abbattendo fortemente i tempi di effettuazione dei tamponi, di richiesta del permesso di soggiorno e di distribuzione garantisce a queste persone, in fuga dai bombardamenti, un’accoglienza che restituisca loro un primo momento di sollievo dopo giorni di paura”.
Ulmi spiega dove il sistema grossetano sta dimostrando di funzionare, sia per chi resterà in provincia di Grosseto, ma anche per chi è in transito verso altre zone. “Grazie al coordinamento che coinvolge anche le associazioni convenzionate con la Protezione civile – spiega il consigliere regionale della Lega – il centro è aperto dalle 9 alle 18 compresi i festivi garantendo un presidio fisso per tutta la provincia. L’innovazione riguarda i tamponi che vengono effettuati in loco e con un dipendente Asl che registra immediatamente il risultato, abbattendo così le tempistiche di tracciamento nei casi in cui la persona dovesse risultare positiva. Inoltre entro la sera stessa la Prefettura è a conoscenza del luogo in cui gli esuli risiederanno e nello stesso momento sono impiegati dei traduttori che aiutano gli ospiti a compilare i moduli della Questura per l’ottenimento del soggiorno di dodici mesi per motivi di Guerra”.
In poche ore, dunque, chi arriva non solo è messo in condizione di sicurezza sanitaria, ma anche di essere accolto. “Per quanto riguarda la sicurezza sanitaria – afferma Ulmi – l’hub diventa un polo strategico anche per gli esuli in transito, come avvenuto nei giorni scorsi, dove, in collaborazione con la Regione, è stata individuata la residenza per una notte per un gruppo destinato alla Campania, ma nel frattempo sono state espletate a Grosseto tutte le formalità collegate al tampone ed ai tracciamenti”. L’auspicio di Ulmi è quello che l’esempio di Grosseto possa essere raccolto in tutta la Toscana.
“So per certo – conclude il consigliere regionale – che Grosseto sta ricevendo il plauso delle istituzioni, civili e sanitarie, e che viene visto come modello cui ispirarsi. A mio giudizio, e me ne farò promotore, dovrebbe essere preso dalla Regione come esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici, Comune, Prefettura, Questura, Asl e associazioni del terzo settore, che ringrazio per essere state sempre presenti nei momenti di emergenza, per riproporlo in ogni provincia”.