SCARLINO – “Visto l’attuale dibattito in corso di quest’ultimi giorni tra alcuni gruppi di minoranza e il sindaco Travison, in riguardo alla gestione e gli avvenimenti riguardanti gli ultimi anni delle Bandite di Scarlino, come Fratelli d’Italia, ci sentiamo in dovere d’intervenire su quest’annosa problematica. Questo, sia per fare chiarezza sulla questione, ma soprattutto perché tutti i cittadini siano messi al corrente del vero stato delle cose”, a parlare sono Salvatore Aurigemma, coordinatore comunale FdI e il capogruppo e consigliere comunale di FdI Scarlino, Paolo Raspanti.
“La querelle sugli affitti ai concessionari, con susseguente ricorso alla magistratura, – spiegano Aurigemma e Raspanti – nacque nel 2018, con la perentoria richiesta (obbligo!) ai concessionari da parte di Ente Terre Toscane, gestore per conto della Regione Toscana, a firmare dei nuovi contratti, che definire come capestro è un eufemismo, pena, così sembrerebbe, lo sfratto e la messa a bando dei poderi. Questi contratti, tra l’altro, sembrerebbero prevedere, il raddoppio o la triplicazione dei canoni concessori, la messa a carico dei concessionari delle manutenzioni straordinarie, oltre quelle ordinarie, e molto altro”.
“Tutto questo, – proseguono gli esponenti di FdI Scarlino – quando la regione per decenni non aveva speso un solo centesimo per manutenzioni e/o ristrutturazioni; tanto che alcune costruzioni risulterebbero tutt’ora fatiscenti, con facciate, impianti elettrici, idraulici e sanitari da rifare. Poi, l’abnorme valore assegnato alle abitazioni dei poderi, con l’obbligo di firmare subito ai concessionari cui scadeva il contratto dopo diversi anni, i nuovi contratti a quelle condizioni, verrebbe da pensare a usanze tipiche del feudalesimo: con signorotti e servi della gleba”.
“Durante la campagna elettorale del 2019, – precisano Aurigemma e Raspanti – come lista ‘Scarlino può’ della quale facevamo parte, e che poi dalla quale siamo stati esclusi da sindaco e maggioranza, incontrammo i concessionari dei poderi, promettendo il nostro impegno, in caso di vittoria elettorale, per sanare certe storture e cercare di aiutarli. Ebbene, possiamo affermare adesso, senza termini di smentita che l’attuale amministrazione non ha fatto nulla per rivedere i contratti, né per venire incontro alle richieste degli abitanti di Pian d’Alba. Se il Comune avesse fatto sentire la propria voce nei confronti di Ente Terre probabilmente non saremmo arrivati ai tribunali. Da qui le proteste del Comitato dei concessionari sfociato in un contenzioso legale”.
“Quanto alla gestione della spiaggia e dei parcheggi per Calaviolina, , – continuano da FdI – siamo già intervenuti sulla stampa per rappresentare tutto il nostro disappunto per i risultati tutt’altro che esaltanti, con i dipendenti delle Bandite che hanno gestito con professionalità il parcheggio (altro che non adatti come da qualche parte affermato), e fatti oggetto spesso di improperi e offese, da parte di turisti arrabbiai, ai quali fu negato l’ingresso nonostante il parcheggio mezzo vuoto, così come le casse delle Bandite. Quindi, altro che turisti contenti come proclama qualcuno.”
“Infatti, non comprendiamo perché sostituirli nella loro funzione che, tra l’altro, è a costo zero. Tutto questo a dimostrazione che la gestione delle Bandite è stata del tutto non ottimale. Riteniamo che il confronto con l’opposizione e i cittadini sia la via maestra da seguire per risolvere i problemi che si presentano, e non l’autocelebrazione di sindaco e giunta, o le carte bollate dei tribunali”, concludono Salvatore Aurigemma, consigliere comunale di FdI Scarlino, Paolo Raspanti.