GROSSETO – Il fiore della solidarietà: si chiama così l’iniziativa voluta Coldiretti in collaborazione con Opi, l’ordine delle professioni infermieristiche in occasione della prima giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e sociosanitari.
Domani, sabato 12 marzo, al mercato di Campagna amica di Grosseto ai sanitari verrà donata una piantina, un fiore, simbolo di sensibilità e solidarietà verso la categoria.
Il direttore provinciale di Coldiretti, Milena Sanna, afferma: «L’idea nasce dalla collaborazione tra ol patronato Epaca e l’ordine degli infermieri. Già nel periodo di Natale abbiamo donato, per il secondo anno, le stelle in segno di gratitudine verso il personale sanitario. Questa volta abbiamo scelto un tipico fiore di primavera».
«L’iniziativa di Coldiretti è molto bella – commenta Nicola Draoli presidente dell’ordine delle professioni infermieristiche – e serve ad accendere i riflettore sulla tematica con un gesto in controtendenza: un gesto di gentilezza. Se la violenza genera violenza, è vero anche il contrario e noi vogliamo lanciare questo messaggio».
«Sanitari non aggrediti sono in grado di dare una migliore assistenza ai cittadini. L’aggressione è un problema di tutta la comunità; più dei danni fisici ci sono i danni psicologici che impediscono di lavorare serenamente, e così ci rimettono anche i pazienti. La violenza in questo ambito è spesso latente, invisibile, nascosta. Come quella per la campagna vaccinale. Urla, strattonamenti, anche in pronto soccorso: c’è una tensione costante, continua, non manifesta e questo è un danno per tutta la comunità».
«Dobbiamo trovare i meccanismi di fiducia reciproca tra cittadini e sanitari. I cittadini devono sapere che i professionisti condividono lo stesso loro disagio, lo vivono con loro».
Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana, avvicina la categoria dei sanitari e quella degli agricoltori. «Tutti hanno continuato a lavorare durante la pandemia per non abbandonare la comunità». Vista la situazione attuale, prosegue Filippi «Il rischio concreto che tra qualche settimana manchi qualcosa c’è. Scontiamo una politica agroalimentare sbagliata fatta anni fa. Il cittadino ha una forza incredibile: quella di scegliere».