GROSSETO – Nel loro corso di studi hanno avuto l’opportunità di partecipare a un’esperienza formativa unica, che metteranno a frutto nel mondo del lavoro. Intanto, trascorso qualche mese, i 30 studenti grossetani protagonisti dell’iniziativa hanno tracciato un bilancio. La Sala Pegaso di Palazzo Aldobrandeschi ha ospitato oggi, venerdì 11 marzo, la giornata-evento finale dei due progetti di “mobilità transnazionale” finanziati dalla Regione Toscana e promossi da Assoservizi – l’agenzia formativa di Confindustria Toscana Sud – in collaborazione con due istituti superiori cittadini.
Il progetto “Land & Sea – Mobility in Europe to develop new competences between green and blue economy” con l’Isis “Leopoldo II di Lorena” ha coinvolto 15 allievi delle classi IV a indirizzo agraria, agroalimentare e agroindustria nelle articolazioni “Gestione ambiente e Territorio”, “Viticoltura ed Enologia” e Istruzione professionale, settore servizi, a indirizzo “Agricoltura e sviluppo rurale”: tutti a Valencia per 3 settimane, dal 29 agosto al 19 settembre 2021. Sono Stefano Aloisi, Leonardo Orazioli Barbaneri, Sara Bernardini, Ilaria Del Principe, Paolo Desideri, Elisa Eugeni, Filippo Ghezzi, Filippo Matteagi, Alessia Pacini, Sofia Roggi, Francesco Sabbatini, Francesco Speroni, Selene Tarsi, Emma Terenzi e Giorgio Vigetti.
Il progetto “Smart Industry – Mobilità transnazionale per il settore industria 4.0 tra alternanza scuola-lavoro e sviluppo delle soft skills” invece ha coinvolto 15 allievi del Polo tecnologico “Manetti Porciatti” negli indirizzi Meccanico-meccatronica-energia, Elettronica-elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazioni, a La Coruna per tre settimane dal 4 al 25 luglio 2021. Sono Pietro Aluigi, Francesco Cerbai, Daniele Chiaramonti, Guglielmo Forci, Roberto Gallo, Giacomo Gobbi, Giuseppe Gonzi, Mattia Lagi, Gabriel Marrucci, Niccolò Martiri, Giacomo Petrucci, Eugenio Piccioni, Gianni Scala, Luca Terrosi Vagnoli e Edoardo Zanoni.
All’evento finale hanno partecipato il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola, i dirigenti scolastici dei due istituti, Cinzia Machetti per il “Leopoldo II di Lorena” e Claudio Simoni per il “Manetti Porciatti”, Caterina Fratangeli (tutor dei progetti di Assoservizi), Teresa Cimino e Alessandro Cardarelli (gli accompagnatori degli studenti) e Fabio Pasquale, esperto in progetti di mobilità e soft skills che ha seguito i ragazzi durante le attività di formazione preparatoria in Italia.
«Incontro spesso i ragazzi – ha dichiarato il presidente della Provincia di Grosseto, Francesco Limatola – per discutere dei temi di competenza dell’amministrazione provinciale, come l’edilizia scolastica e il trasporto pubblico locale, e credo che siano davvero importanti anche progetti come questi, che mettono insieme la scuola e il mondo del lavoro. Ancor di più se lo fanno all’estero, perché garantiscono l’acquisizione di competenze maggiormente qualificate rispetto all’ordinaria alternanza scuola-lavoro svolta in Italia. La scuola è importante: la pandemia ha tolto ai ragazzi non solo aggregazione e divertimento ma anche momenti formativi. Il primo punto programmatico deve puntare al ritorno alla normalità, a una didattica moderna in grado di riaprire una nuova stagione di studio. Anche con progetti come questi, che consentano di vedere il futuro come una speranza e non come una minaccia».
«Per valutare gli ottimi risultati di questi progetti – hanno dichiarato i dirigenti scolastici Cinzia Machetti e Claudio Simoni – va certamente considerato il fatto di averli raggiunti in periodo di pandemia. È un valore aggiunto che testimonia il grande impegno dei nostri ragazzi. Abbiamo collaborato in tante occasioni con Assoservizi, sempre per mettere in relazione la scuola con il mondo del lavoro, e continueremo a farlo».
«Il bilancio finale di questa esperienza – dichiara il responsabile di Assoservizi, Giovanni Mascagni – è sicuramente positivo e i risultati dei due progetti lo dimostrano. Non solo a livello formativo ma anche umano, perché sicuramente gli studenti ricorderanno il periodo trascorso all’estero come uno dei più preziosi per lo sviluppo delle loro competenze trasversali. Investire sulla qualità della propria formazione è doveroso, perché fa sempre la differenza. Infatti questo accrescimento di competenze sarà utile per la collocazione nel mondo del lavoro, in quanto per molte imprese del territorio è fondamentale la prospettiva di poter contare su nuove risorse umane in grado di sapersi adattare ai cambiamenti, risolvere i problemi proattivamente, comunicare in maniera efficace e avere una maggiore conoscenza del contesto internazionale. Ringraziamo i due istituti scolastici cittadini che hanno lavorato con noi a questi progetti, con la convinzione che si tratti di un’esperienza da ripetere in futuro».