GROSSETO – “Nextage – Dei racconti e delle storie” è il progetto ideato da CON.COR.D.A/Compagnia Francesca Selva e Istituzione Le Mura con il patrocinio del Comune di Grosseto ed il contributo di Fondazione CR Firenze con l’obiettivo di realizzare presso il Cassero Senese una banca della memoria che raccolga gli avvenimenti più significativi che hanno segnato la storia della città di Grosseto e della Maremma, testimoniati attraverso la voce dei protagonisti.
Una raccolta di video racconti e testimonianze della memoria e dei luoghi della Maremma, che ispireranno il lavoro creativo della coreografa italo-francese Francesca Selva e delle Compagnie ospiti di “Cassero in Danza”, il festival che ogni anno porta la grande danza contemporanea a Grosseto e saranno all’origine di performance di danza site-specific.
L’emigrazione dei veneti in Maremma durante il ventennio fascista, il bombardamento di Grosseto del 26 aprile 1943 e la tragica alluvione del 1966 sono i primi tre episodi di una storia collettiva che è parte integrante della storia della città. L’intenzione è quella di raccontarla non solo attraverso le parole dei protagonisti dei video raccolti e realizzati da Luigi Zannetti, ma anche attraverso la voce di tutti i cittadini. Per questa ragione al progetto è legata la call to action “Fai la storia insieme a noi” che invita tutti i cittadini della Maremma a mettersi in gioco raccontandoci gli avvenimenti storici di cui sono stati testimoni, protagonisti o custodi attraverso la memoria di nonni e bisnonni, aiutandoci così a ricostruire, alimentare e conservare la memoria della città.
Le registrazioni audio e video contenenti i racconti realizzati dai cittadini, anche attraverso dei comunissimi smartphone, potranno essere inviate via mail all’indirizzo lemura@comune.grosseto.it e faranno parte della banca della memoria dove saranno archiviate e pubblicate per argomento. Alcune pillole di testimonianze costituiranno i trailer di promozione del progetto e potranno essere pubblicati sui profili social di Codice Danza 58100 e dell’Istituzione Le Mura. Tutto il materiale raccolto darà vita ad una mostra permanente a disposizione di cittadini e scuole presso il Cassero senese.
“Crediamo che questo bellissimo progetto ideato da CON.COR.D.A/Compagnia Francesca Selva e Istituzione le Mura fosse qualcosa che a Grosseto mancava – dichiarano il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna e l’assessore alla Cultura Luca Agresti -. Rivivere gli avvenimenti più significativi che hanno avuto luogo in Maremma attraverso le immagini ed i racconti dei protagonisti sarà sicuramente apprezzato da tutti i nostri cittadini. Ma soprattutto legare tutto ciò a delle performance di danza renderà l’evento un momento magico e indimenticabile. La danza è sicuramente una delle più belle forme di arte e questo progetto sarà l’ulteriore conferma che la cultura si cela dietro ogni angolo e può essere raccontata in infiniti modi. Ciò che sicuramente colpirà il pubblico sarà la fusione tra i racconti, il ballo ed il contesto in cui questo avrà luogo, gli artisti infatti si esibiranno in posti non convenzionali della città offrendo così degli spettacoli sempre nuovi e originali”.
“In qualità di presidente, sono lieto di presentare questa nuova iniziativa realizzata in collaborazione con il Consorzio Coreografi Danza D’Autore – dice Alessandro Capitani, presidente Istituzione Le Mura -. Questo progetto nasce dall’esigenza di creare una testimonianza permanente degli aspetti ed avvenimenti più significativi che hanno contrassegnato la vita ed il territorio di Grosseto e della Maremma. Uno di questi fenomeni peculiari fu rappresentato dall’emigrazione di famiglie venete nella zona di Alberese avvenuta durante il periodo fascista a partire dal 1930. Proprio a partire da quell’anno si iniziarono a costruire le case coloniche da assegnare alle famiglie venete battezzando ogni casolare con i nomi veneti legati alla Prima Guerra Mondiale (Ortigara, Cadore, Istria…). Circa un centinaio di famiglie che hanno mantenuto nel tempo i loro usi e le loro tradizioni continuando sino ad oggi ad utilizzare un dialetto alloglotto, un’enclave all’interno di un territorio rurale totalmente toscano. Ancora oggi i cognomi (Maggiotto, Casarin, Bettiol, Perin…) testimoniano una continuità di progenie mantenuta inalterata nel tempo. Questo iniziale contributo sarà il primo dei tanti altri che si susseguiranno e che riguarderanno altre pagine di storia e di cronaca della nostra città: il bombardamento di Grosseto del 26 aprile 1943, la tragica alluvione del 1966 ecc… Un archivio della memoria da promuovere e diffondere soprattutto, ma non solo, all’interno delle scuole per riappropriarsi in modo consapevole della nostra storia e delle nostre radici. Conoscere il passato per trarne esperienza e cultura”.
“Per gli artisti è un grande privilegio poter partire dalla memoria viva dei protagonisti di una storia per poterla raccontare. Noi lo faremo con il linguaggio che conosciamo meglio quello della danza contemporanea – ha commentato Marcello Valassina, presidente CON.COR.D.A/Compagnia Francesca Selva e Direttore artistico di “Cassero in Danza” – quando abbiamo ideato questo progetto l’aspetto che ci ha appassionato fin da subito è stata l’opportunità di avere un contatto diretto con le persone e i loro ricordi che sono la vera fonte di ispirazione delle performance a cui stiamo lavorando. Abbiamo una grossa responsabilità. Speriamo di rendere giustizia ad un racconto corale che è prima di tutto un dono fatto alla città”.