GROSSETO – All’impennata senza precedenti del costo del gasolio si aggiungono segnali allarmanti che evidenziano la scarsità di carburanti nel mercato. A lanciare l’allarme è Cna Fita, l’unione che rappresenta i trasportatori, che sottolinea come, dopo il taglio da parte delle compagnie petrolifere delle forniture di oltre il 50%, si stanno iniziando a subire alcune ripercussioni.
“I tagli del prodotto – spiega Gianfranco del Poeta, presidente di Cna Fita Grosseto – colpiscono non solo gli autotrasportatori, che stanno avendo delle difficoltà nella programmazione dei loro servizi, ma anche altri settori dell’economia, con possibili ripercussioni preoccupanti”.
Una situazione, secondo Cna Fita, che deriva dalla crisi internazionale ma anche, probabilmente, da alcune speculazioni senza scrupoli: “Perché – precisa Del Poeta – non si ravvisano motivi oggettivi per questa impennata così veloce e inaspettata”.
“In questo momento così critico per la comunità internazionale e per il nostro Paese – conclude Del Poeta – chiediamo al Governo di individuare soluzioni immediate per contenere le difficoltà e rassicurare gli operatori del settore, che sono stati sempre disponibili, soprattutto nei mesi più bui della pandemia, a rispondere alle richieste dello Stato: durante il primo lockdown, ad esempio, abbiamo continuato a garantire approvvigionamenti e forniture, oltre a trasportare gli strumenti necessari per effettuare le sanificazioni massicce, mettendo a rischio la nostra salute, quella dei nostri autisti e sostenendo spese maggiori rispetto all’attività ordinaria. Ci piacerebbe che di questo la politica tenesse conto”.