La pasta è sicuramente uno dei piatti che viene immediatamente in mente quando si parla di cucina italiana. Quando poi si tratta di tradizioni gastronomiche regionali, come quella napoletana, ricca di pietanze saporite e gustose, allora i primi piatti diventano un must. La cucina napoletana prevede molte ricette a base di pasta, protagonista indiscussa con i suoi formati e i vari condimenti e strettamente legata al territorio.
Pasta di Gragnano, un’eccellenza locale
A volte, il successo di un prodotto tipico è dato dalle particolari condizioni naturali e ambientali che si creano in alcune zone. Questo, ad esempio, è valido per la pasta IGP di Gragnano, un’eccellenza della tradizione napoletana che è legata al territorio. Gragnano, infatti, sorge proprio tra i monti Lattari e il mare, una location particolare che gode di brezze marine che vengono utilizzate per essiccare la pasta. Questa tipologia di pasta nasce alla fine del Cinquecento in maniera spontanea e non è un caso che via Roma sia stata la sede dei pastai: si tratta, infatti, di una strada che si snoda creando delle curve ad esse che sostengono il vento e favoriscono appunto l’essiccazione della pasta.
I formati tipici della pasta napoletana
La cucina napoletana prevede dei formati di pasta davvero caratteristici che si prestano a essere mangiati con condimenti specifici.
Sicuramente un formato rappresentativo della tradizione partenopea, ma diffuso in tutta la Campania fino al Cilento, sono gli ziti. Si tratta di un tipo di pasta di grano duro, di forma allungata, tubolare e cava. Sono come bucatini, ma con un diametro molto grande e per essere cucinati devono essere spezzati. Gli ziti si prestano bene a essere conditi con sughi ricchi a base di carne o con la tipica genovese, un condimento a base di carne e cipolle.
I paccheri, invece, sono un altro formato molto diffuso e apprezzato che si condisce spesso anche con sughi freschi a base di pomodorini. Questo termine si può tradurre in italiano con “schiaffoni”, altro nome che viene dato a questa pasta tipica napoletana e si riferisce proprio al classico rumore che questa pasta produce quando viene mantecata o mescolata con il condimento. Un ottimo abbinamento dei paccheri è anche quello con sughi a base di pesce e frutti di mare.
I conchiglioni sono spesso portati sulle tavole napoletane: questa pasta è protagonista di ricette che prevedono ripieni a base di ricotta e spinaci, una soluzione perfetta anche per i vegetariani, oppure con un sugo ricco con carne e salumi, magari con una passata in forno per rendere il tutto croccante e gustoso. Nei formati più piccoli, però, le conchiglie sono ottime anche per primi piatti estivi con pomodori e mozzarella.
Gli scialatielli, invece, sono una pasta lavorata a mano che è molto versatile. Infatti, queste strisce rettangolari, più corte e larghe dei classici spaghetti, si prestano bene con frutti di mare, gamberi e pesce, ma anche con sughi a base di pomodori, capperi e olive. Questo formato di pasta è tipico soprattutto delle zone costiere.