GROSSETO – Ormai da alcuni anni la Rete delle donne di Grosseto, in occasione dell’8 marzo, si ritrova a “celebrare, no a festeggiare” – tengono a precisare – questa importante ricorrenza.
“Quest’anno è sicuramente un anno diverso – spiegano dalla Rete delle donne -. La guerra è entrata nelle nostre vite con tutto il pesante fardello della distruzione, delle lacrime dei bambini, dei visi smarriti degli anziani e della morte. E tutte queste brutture hanno cancellato la voglia di incontrarsi per celebrare una data, peraltro, molto importante”.
“Sia storicamente che come portatrici di vita e di relazioni, le donne sono, da sempre, alla perenne ricerca della conciliazione, della negoziazione e della pace, ed è per questa ragione che quest’anno, le donne di Grosseto hanno deciso di celebrare l’8 marzo 2022 con un presidio nero e silenzioso dove il colore evidenzia il dolore, la rabbia e lo sgomento di fronte agli orrori di questa guerra”.
“Non esistono guerre umanitarie, giuste e portatrici di pace – proseguono -. Fuori la guerra dalla storia. Questo è l’unico slogan, non ci sono sigle, nomi o riferimenti, dietro al quale tutte le donne sono invitate a schierarsi, vestite di nero come simbolo riconosciuto del lutto, per dire no alla guerra e al dolore che ne deriva”.
La Rete delle donne di Grosseto si è incontrata questo pomeriggio, martedì 8 marzo, in piazza Dante, e ha celebrato l’8 marzo in un cerchio silenzioso vestito di nero ma colorato dall’arcobaleno delle bandiere della pace.
Alla Rete delle donne di Grosseto aderiscono il centro antiviolenza Olympia de Gouges, Centrodonna, Coordinamento Donne Anpi Licena Rosi Boschi sezione Palazzoli, Collettivo Queer di Grosseto, Coordinamento Donne Cgil, Coordinamento Donne Cisl, Coordinamento provinciale Donne Anpi, Libreria delle ragazze, Rosa Parks. A queste si sono unite moltissime altre donne che hanno arricchito la piazza della città con la loro presenza e il loro messaggio di pace.