GROSSETO – Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proposta di Grosseto Città Aperta che impegna l’amministrazione comunale ad una revisione delle aliquote Imu con lo scopo di promuovere la locazione a canone concordato degli immobili destinati ad abitazione principale.
«Un primo passo per restituire centralità alle politiche per la casa – affermano i consiglieri di Grosseto Città Aperta Carlo De Martis e Marilena Del Santo – da troppo tempo uscite dai riflettori nonostante l’emergenza abitativa costituisca una delle principali problematiche con le quali deve confrontarsi la nostra comunità».
«Ad oggi la differenza di carico tributario tra gli immobili locati a canone libero e quelli locati a canone calmierato è minima (8,6 per mille per i primi, 8 per mille per i secondi, oltre alla riduzione di legge del 25 per cento). Ebbene, con il voto espresso dal consiglio comunale, il sindaco e la sua giunta sono ora chiamati a ridurre sensibilmente il carico tributario in favore di quei proprietari che decideranno di accordare agli inquilini un canone calmierato. Ma non basta.
L’ultima graduatoria per l’assegnazione degli alloggi di edilizia pubblica contava oltre quattrocento nuclei familiari, e dopo oltre due anni non ci sono notizie del nuovo bando. La disponibilità di alloggi oltretutto resta minima e le tempistiche per i nuovi insediamenti finanziati dal Pnrr saranno inevitabilmente lunghissime. Un tempo incompatibile con le esigenze delle famiglie che hanno perso la casa o sono sotto sfratto».
«Per questo è prioritaria una nuova politica per la casa che veda impegnati tutti gli enti competenti, a cominciare dall’amministrazione comunale. Alla crisi economica prodotta dalla pandemia si è aggiunto l’aumento dei costi dell’energia e con esso l’inflazione che sta erodendo il potere di acquisto, e ad essere colpiti non sono solo i cittadini che già erano più fragili, ma anche tanti nuclei familiari che fino al recente passato vantavano una sostanziale stabilità ed ora scontano gravissime difficoltà rispetto al mantenimento di un’abitazione o allo stesso reperimento di un alloggio».
«È urgente l’introduzione del progetto ‘Agenzia Casa’ per dare una risposta all’emergenza abitativa agevolando l’incontro tra domanda e offerta di alloggi in locazione attraverso l’intervento dell’amministrazione comunale nel ruolo di garante rispetto ai proprietari delle tante abitazioni sfitte. È urgente l’istituzione della commissione territoriale per il contrasto del disagio abitativo, costituita dai sindaci del territorio, dal Prefetto, dalle organizzazioni degli inquilini e dei proprietari, per intervenire a supporto dei nuclei familiari soggetti a procedure di sfratto per morosità incolpevole. Per questo anche in consiglio comunale abbiamo sollecitato il sindaco affinché si attivi per istituire la commissione senza ulteriori ritardi».
«È urgente, in definitiva – concludono i consiglieri -, una nuova politica per la casa, della quale il Comune di Grosseto si faccia immediatamente e convintamente promotore».