AMIATA – “In data 12 febbraio si è verificato un incendio dell’autorimessa dove era alloggiato il battipista a servizio della pista da fondo della Marsiliana e che è andato completamente distrutto”, recita la nota del Comitato promotore raccolta fondi per sci nordico Amiata.
“Questo mezzo indispensabile e determinante per la battitura della pista dello sci nordico era stato acquistato, nella prima decade degli anni 2000, con tanti sacrifici, dai soci dello Sci club Amiata e di tanti benefattori che avevano contribuito. Veniva utilizzato dai volontari, sportivi e uomini della montagna che con tanta passione, e con tanto impegno, “gratuitamente”, riuscivano a mantenere vivo questo sport”.
“Lo sci nordico all’Amiata, è un bene “immateriale” legato alla passione di tanti sportivi, non porta reddito diretto, non c’è vendita di biglietto ma sicuramente è lo Sport (con la esse maiuscola) per antonomasia che, da sempre, identifica l’uomo che percorre i boschi con la neve. Nelle vecchie fotografie, riposte nei cassetti da anni, dei nostri padri, nonni troverete sempre una loro foto che salgono in montagna con gli sci da fondo”, prosegue la nota.
In tutte le cantine o soffitte dei nostri piccoli paesi troverete sempre un vecchio paio di sci da fondo. Essere montanari e specialmente uomini dell’Amiata vuol dire avere nel Dna un pezzo di sci nordico che fa parte di noi ci accompagna continuamente nello sviluppo di questa montagna ricordandoci del rispetto che gli dobbiamo e da dove veniamo. Ora abbiamo bisogno che questo ‘patrimonio sportivo’ che, come già detto, non porta reddito ma tanto benessere e tanta salute a chi lo pratica, non venga meno e, soltanto con l’impegno di tutti noi, potrà continuare ad essere un patrimonio sportivo bianco dell’Amiata”.
“Per praticarlo non occorrono grandi impegni ed interventi economici, non occorrono impianti di risalita, non occorrono sbancamenti o abbattimento di piante. Impatto ambientale: zero. Sostenibilità green: totale. Impatto energetico: nessuno. Bastano pochi centimetri di neve, la voglia di vivere il bosco ed il suo silenzio calzando due semplici tavole (sci da fondo) e un po’ di sano sacrificio sportivo. Abbiamo amato definirlo “il trekking invernale” e la grande soddisfazione, di chi ama questo sport, di percorrere un tracciato realizzato negli anni 60,’ al polo della Marsiliana, in mezzo ad una delle più belle faggete d’Europa”, continua.
“Oggi tutto si “regge” sulle spalle di pochi volontari che danno il massimo e ci mettono tutto il cuore, l’entusiasmo e l’impegno necessario per mantenerlo vivo. Il destino (aggiungo scellerato) ha voluto che questo incidente facesse bruciare proprio l’unico mezzo che serviva per rendere fruibile il tracciato a tanti amanti ed appassionati di questo sport. A noi, oggi, il compito ed il dovere di far sì che tutto non venga abbandonato ma che, con un piccolo sacrificio di ognuno di noi, si continui a praticarlo e viverlo”.
“A noi il compito di dare una mano e non permettere che anche questo sport, che fa parte della nostra storia, vada realmente ‘in fumo’ come il battipista. Vi chiediamo, dal profondo del nostro animo di sportivi ed amiatini, di partecipare e aiutarci in questa nostra iniziativa di una raccolta volontaria di fondi (con l’importo che ognuno riterrà più opportuno)”.
“Per effettuare i versamenti di contributo tramite bonifico; presso Banca Tema filiale di Piancastagnaio intestato a Sci Club Amiata di cui alleghiamo l’Iban: IT45Y0885171920000000224002. Intestato a A.S.D. SCI CLUB AMIATA con causale “Donazione ASD Sci Club Amiata per acquisto battipista”.
“Oppure è possibile rivolgersi direttamente alle seguenti attività: Tropicana sport, Sistem basic, Stop e go, Cartoleria Tondi Andrea e Tondi sport”, conclude la nota.