GROSSETO – Il Questore di Grosseto ha emesso un provvedimento di Daspo sportivo nei confronti di tre componenti un nucleo familiare, tra cui un minore, che si sono resi responsabili di un’aggressione ai danni di uno spettatore che stava assistendo ad una partita di calcio in un impianto sportivo della provincia di Grosseto.
I fatti
Al termine dell’incontro di calcio, categoria “giovanissimi”, svoltosi nel mese di dicembre dello scorso anno, uno spettatore, che aveva chiesto ad un giocatore di scusarsi per il gesto antisportivo e poco educato che aveva rivolto al pubblico durante la partita, era stato aggredito verbalmente e fisicamente dallo stesso giocatore, dal padre e dal fratello, cagionandogli un trauma cranico ed alcune lesioni per le quali si era reso necessario il ricovero in ospedale.
«Pertanto – fa sapere la Questura in una nota -, valutata l’assoluta gravità del comportamento dei tre individui ed a seguito dell’attività istruttoria svolta dalla Divisione Anticrimine, competente in materia di misure di prevenzione personali, è stato emesso il provvedimento di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono competizioni di calcio, ufficiali ed amichevoli, relative a campionati e tornei nazionali ed internazionali, sia professionistici che dilettantistici, nonché delle rappresentative giovanili disputate dalle squadre regolarmente iscritte alla F.I.G.C. e a tutte le competizioni ufficiali ed amichevoli delle nazionali di calcio che verranno disputate in Italia e negli stati appartenenti all’Unione Europea, anche se trasmessi in diretta su maxi schermi, ed il divieto di stazionare nei luoghi interessati alla sosta ed al transito di coloro che partecipano o assistono alle competizioni medesime, per un periodo di cinque anni per il padre del giovane calciatore e di tre anni per lui e suo fratello».
«I provvedimenti sono stati gravati dalla ulteriore misura dell’obbligo di presentazione presso il più vicino posto di polizia, durante il primo tempo delle partite casalinghe ed in trasferta, disputate dalla squadra in cui milita il giovane calciatore».
Il Daspo (acronimo di “divieto di accedere alle manifestazioni sportive”) è una misura di prevenzione, per contrastare il fenomeno della violenza negli stadi e impedire tutti i disordini che avvengono nello svolgimento delle manifestazioni sportive, intendendosi tutte le competizioni, di qualsiasi categoria e livello, che si svolgono nell’ambito delle attività previste dalle federazioni sportive e dagli enti e organizzazioni riconosciute dal Comitato olimpico nazionale italiano (Coni).