GROSSETO – “Assistiamo ormai da molto tempo alla diatriba tra Comune di Grosseto e Sei Toscana, riguardo alle lamentele dei cittadini sul decoro e la pulizia della città. Bisogna oggettivamente dire che i cittadini hanno pienamente ragione, anche se, purtroppo, sono parte attiva nel cast degli attori di questa “telenovela” che si trascina dal 2014, quando sotto la giunta Bonifazi, Sei Toscana ebbe in appalto la gestione della pulizia della città e già da allora gli screzi non mancarono, soprattutto tra la giunta comunale e l’opposizione, con quest’ultima che addebitava totalmente all’amministrazione stessa l’insuccesso della sua politica dei rifiuti”, recita la nota di Stefano Rosini, Consigliere comunale Pd Grosseto.
“Sono cambiate le cose? No, sinceramente, forse sono anche peggiorate, quelle che sono cambiate invece sono le percezioni delle responsabilità dei fatti. Sei anni fa l’allora opposizione assolveva i cittadini caricandola integralmente sulle scelte della Giunta comunale, tanto da farne uno dei cavalli di battaglia, insieme alla sicurezza e al decoro urbano, della campagna elettorale che poi li ha portati alla vittoria elettorale e all’insediamento a Grosseto. Nella nuova campagna elettorale svoltasi pochi mesi fa, come detto, le responsabilità si sono ribaltate, alla legittima protesta dei cittadini la giunta attuale non ha potuto rispondere col solito mantra “è colpa di quelli che c’erano prima”, dato che quelli di prima erano loro stessi, ma ha risposto chiamando in causa Sei Toscana ed il senso civico di alcuni cittadini stessi, quelli che per intenderci abbandonano i rifiuti fuori dai cassonetti, sporcano le strade etc etc”.
“La domanda che invece dovrebbe sorgere all’interno della maggioranza di governo della città è sempre la stessa: ma saranno davvero così “intelligenti” i cassonetti con la tesserina? Poi, quale funzione ha la tesserina così pensata solamente per l’apertura del cassonetto dove all’interno i conferimenti risultano anonimi? Per quanto riguarda poi la polemica sui lavoratori Sei Toscana, l’intervento di Gallotta della Fp CGIL è ovviamente preciso e puntuale , completamente da appoggiare visto che nella diatriba tra Comune e Sei Toscana non possono essere tirati in ballo i lavoratori che comunque fanno con diligenza il loro lavoro secondo le specifiche comunicate loro dagli enti preposti, quei i due attori principali cioè Sei Toscana e Comune e che quindi non possono fare da cuscinetto tra le loro polemiche”, prosegue.
“Troppo facile dare la colpa agli altri quando le cose non vanno bene e prendersi il merito invece quando invece le situazioni vanno bene (esempio: la differenziata che cresce è merito del Comune, lo sporco è colpa dei lavoratori). Come dice la Cgil con Gallotta, il Comune di Grosseto “ha ridotto le prestazioni previste nel contratto di servizio, tagliando parallelamente le risorse ad esso destinate, ma continuando a pretendere l’erogazione dei servizi garantiti in precedenza. Ci siamo un po’ stancati di questa Amministrazione sempre alla caccia continua di pretesti per fare polemica con i lavoratori di Sei Toscana”, conclude.