GROSSETO – “L’emergenza abitativa costituisce oggi, in modo sempre più marcato, una delle principali problematiche con le quali deve confrontarsi la nostra comunità. Occorre pertanto che gli enti competenti, a cominciare dall’Amministrazione comunale, intervengano sulle politiche per la casa con misure adeguate alla gravità della situazione, ed in questo senso va una prima proposta di Grosseto Città Aperta”, commentano Carlo De Martis e Marilena Del Santo, consiglieri di ‘Grosseto Città Aperta’ nel Consiglio comunale di Grosseto.
“Lunedì 7 marzo il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare le aliquote IMU per l’anno 2022 e in quella sede chiederemo, con un ordine del giorno, l’introduzione di una nuova politica tributaria volta a promuovere la locazione a canone concordato degli immobili destinati ad abitazione principale. Ad oggi la differenza di carico tributario tra gli immobili locati a canone libero e quelli locati a canone calmierato è minima (8,6 per mille per i primi, 8 per mille per i secondi, oltre alla riduzione di legge del 25 per cento), a differenza di quanto avviene in numerosi altri comuni nei quali i proprietari sono incentivati ad accordare un canone calmierato attraverso un’aliquota IMU di gran lunga più agevolata, spesso intorno al 5 per mille”.
“Questa proposta si affianca ad altre, come l’introduzione di ‘Agenzia Casa’, finalizzata a dare una risposta all’emergenza abitativa agevolando l’incontro tra domanda e offerta di alloggi in locazione attraverso l’intervento dell’Amministrazione comunale nel ruolo di garante rispetto ai proprietari delle tante abitazioni sfitte. Una proposta che già sottoponemmo al Sindaco Vivarelli Colonna al termine della scorsa consiliatura e tuttavia venne respinta dalla maggioranza perché, fu detto, ‘sono sempre meno i soggetti realmente in stato di bisogno'”, proseguono.
“Purtroppo la realtà è ben diversa. Alla crisi economica prodotta dalla pandemia si è aggiunto l’aumento dei costi dell’energia e con esso l’inflazione che sta erodendo il potere di acquisto, e ad essere colpiti non sono solo i cittadini che già erano più fragili, ma anche tanti nuclei familiari che fino al recente passato vantavano una sostanziale stabilità ed ora scontano gravissime difficoltà rispetto al mantenimento di un’abitazione o allo stesso reperimento di un alloggio”.
“Nel frattempo il nuovo bando per l’assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica tarda ad arrivare, nonostante siano trascorsi ormai oltre due anni dal precedente e le famiglie in attesa siano sempre più numerose. Solo nel nostro Comune si contano più di quattrocento nuclei familiari nell’ultima graduatoria, mentre la disponibilità di alloggi è minima e le tempistiche per la realizzazione dei nuovi insediamenti finanziati dal Pnrr sono inevitabilmente lunghissime”, continuano De Martis e Del Santo.
“Anche per questo è urgente che sia istituita la Commissione territoriale per il contrasto del disagio abitativo, prevista dalla legge regionale e costituita dai sindaci del territorio, dal Prefetto, dalle organizzazioni degli inquilini e dei proprietari, per intervenire a supporto dei nuclei familiari soggetti a procedure di sfratto per morosità incolpevole. Grosseto Città Aperta chiede pertanto che il Comune di Grosseto si faccia promotore di una nuova politica per la casa e, fin da subito, chieda formalmente la costituzione della Commissione per il contrasto del disagio abitativo”, concludono.