PIOMBINO – Ieri mattina il prefetto di Livorno Paolo D’Attilio ha presieduto presso la sede del Comune di Piombino, a Palazzo Appiani, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica chiesta dal sindaco Francesco Ferrari, il quale ha partecipato assieme all’assessore alla Sicurezza e alla Polizia Municipale Vittorio Ceccarelli, ai vertici provinciali delle Forze di polizia, del Commissariato, delle Compagnie territoriali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e alla Comandante della Polizia municipale.
«Visti gli episodi di danneggiamenti, aggressioni, risse e violenze che ultimamente stanno interessando la nostra città – hanno dichiarato il sindaco Francesco Ferrari e l’assessore Vittorio Ceccarelli – abbiamo chiesto di organizzare un tavolo dedicato così da far fronte a questo vergognoso fenomeno in modo efficace e coordinato. Ringraziamo il Prefetto e tutti i rappresentanti delle Forze di polizia per aver accolto la nostra proposta ed essere venuti personalmente in città e per il lavoro e la dedizione che mettono ogni giorno a servizio della comunità; ci auguriamo che gli organici delle Forze dell’ordine possano essere incrementati vista l’ampiezza e la complessità del nostro territorio».
Il Comitato ha analizzato la situazione della sicurezza nell’ambito comunale piombinese che negli ultimi tempi è stato interessato da alcuni episodi di illegalità e microcriminalità che hanno destato una certa preoccupazione nella cittadinanza. Pur non evidenziandosi fenomeni di grave allarme, è stato ritenuto necessario implementare i servizi di vigilanza e prevenzione, anche con specifica attenzione al contrasto dello spaccio di stupefacenti nel mondo giovanile, considerato che in molti casi a rendersi protagonisti in negativo, sono soggetti minorenni che spesso agiscono in gruppo.
Il Consesso ha anche sottolineato, proprio a quest’ultimo proposito, la necessità, di una crescente attenzione dei presidi territoriali nell’intercettare il disagio giovanile e di certi contesti familiari, che spesso conduce a condotte fuori dalle regole, nonché all’importanza del coinvolgimento delle scuole per incontri mirati alla diffusione della cultura della legalità e dell’importanza del rispetto delle regole.
«Sono già molte le iniziative che abbiamo messo in campo grazie al prezioso contributo delle Forze dell’ordine – ha proseguito Ferrari – come, ad esempio, la misura del Daspo urbano che nei mesi scorsi era stata applicata a cinque individui e che si è dimostrata efficace; tuttavia la larga estensione del disagio giovanile, per quanto riconducibile in parte al periodo pandemico, richiede misure e risorse più mirate ed estese anche per ricondurre i responsabili di certi gesti, spesso minorenni, sulla via della legalità ed evitare che da specchietti rotti e scazzottate si passi a episodi ancor più gravi. Alcuni recenti episodi, come la distruzione del mezzo di una delle squadre durante la Coppa Carnevale o il danneggiamento di molti veicoli parcheggiati in piena notte, ci dà la misura di quanto, purtroppo, la situazione stia peggiorando e, quindi, sia necessario intervenire per potenziare il controllo sul territorio».
Grande importanza è stata data all’implementazione dei sistemi di videosorveglianza, quale deterrente per i malintenzionati e ausilio alle attività investigative delle Forze di polizia, come avvenuto nel caso dell’identificazione del responsabile del danneggiamento del pullman della squadra di basket.
«Ho ritenuto, d’intesa con il Questore e i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardai di Finanza, di convocare la riunione del Comitato a Piombino – ha affermato il Prefetto – per evidenziare, nell’attuale momento, l’attenzione a questo territorio. Abbiamo ritenuto opportuno intensificare i servizi in determinati contesti cittadini e in alcuni giorni della settimana, dove certe manifestazioni di illegalità si manifestano maggiormente. Lo sforzo che le Forze di polizia stanno esprimendo è notevole e sarà sempre costante per garantire la sicurezza nella nostra provincia. Oggi Piombino ma domani dovunque vi sia la necessità. Insieme all’amministrazione comunale abbiamo tracciato delle linee di azione che non si limitino alle attività repressive ma che vadano anche nella direzione di una prevenzione che passi sia attraverso lo sviluppo di una crescente consapevolezza nelle fasce più giovani che il rispetto delle regole non ha alternative sia nel captare segnali di disagio che possono dare il là a comportamenti devianti».