GROSSETO – “Non ci sorprende che nel dibattito sul sistema dei controlli dei bonus per l’edilizia sia emersa la proposta di vincolare il Superbonus 110% al possesso della attestazione Soa, sistema di qualificazione per partecipare ai bandi pubblici oltre i 150mila euro, da parte delle imprese, ma questa idea è, a nostro avviso, poco sensata”, commenta così Francesco Vichi, presidente degli Edili di Cna Grosseto.
“Perseverare nella convinzione che l’assegnazione di rating, bollini, certificazioni da parte di terzi siano un argine nei confronti di comportamenti irregolari è infatti sbagliato: la storia, soprattutto quella recente, dimostra il contrario. Le uniche certezze, invece, sono maggiori oneri per le imprese e la scarsa capacità di individuare i comportamenti irregolari”.
I controlli su carta effettuati dalle autorità bancarie di tutto il mondo non sono riusciti ad impedire, ricorda Cna, il più grande crack finanziario della storia, così come non si è in grado di fermare l’evasione fiscale.
Cna è in prima linea nel chiedere regole e sistemi di verifica in grado di contrastare l’illegalità. “Sarà per la nostra cultura artigiana che si ispira alla praticità – conclude Vichi – ma continuiamo a credere che, accanto ai sistemi digitali, i controlli e ispezioni sul campo offrono garanzie superiori alle verifiche di carta e danno maggiori garanzie a tutti: imprese e clienti, pubblici e privati”.