GROSSETO – 15 persone tra donne e bambini sono arrivati a Grosseto in queste ore dall’Ucraina. Si tratta dei primi profughi che fuggono dalla guerra.
I primi ad arrivare sono stati coloro che hanno potuto contare sulla pratica del ricongiungimento, ossia il riunirsi, appunto, ad un familiare già presente sul territorio. Una procedura, quella del ricongiungimento familiare, la cui procedura è seguita dalla Prefettura.
Domani alle 12.30 si terrà una riunione proprio in Prefettura. All’incontro parteciperà la Provincia, il Comune capoluogo, il referente della comunità cristiana ucraina, la Croce rossa, la Asl e la Questura, per andare ad analizzare le misure di solidarietà da mettere in campo per sostenere chi arriverà.
Dei nuovi arrivati qualcuno ha già un posto in cui stare, mentre per altri si è messa in moto la macchina dell’accoglienza. Se quasi tutti sono ospiti dei parenti che già vivevano qui, due madri con i figli sono ospiti alla Rugginosa, che già in passato aveva ospitato profughi dall’Africa. Le due donne sarebbero figlie di due badanti, che sono impossibilitate ad ospitarle vivendo a casa dei propri datori di lavoro.
La Diocesi ha chiesto la disponibilità ad accogliere: trattandosi di donne e bambini è infatti preferibile un contesto familiare (Chi può aprire la propria casa o un altro alloggio a sua disposizione può segnalare la propria disponibilità a info@diocesidigrosseto.it indicando i propri dati, un recapito telefonico e possibilmente un sacerdote di propria conoscenza).
Il prefetto invierà a breve una nota a tutti sindaci della provincia per concordare le modalità di accoglienza da parte delle comunità.