GROSSETO – L’inno dell’Ucraina, le bandiere gialloblù e la parola pace, ma anche una dura condanna alle azioni e alle decisioni di Vladimir Putin. Dopo la manifestazione di ieri, piazza Dante torna a farsi sentire contro la guerra e contro l’invasione russa. A mobilitarsi in questa giornata è la comunità ucraina di Grosseto e della Maremma che nella nostra provincia circa 1.400 persone.
A parlare per primo è don Vitaliy Perih, cappellano degli ucraini greco cattolici in provincia di Grosseto e aiuto nella parrocchia dell’Addolorata. «Alle frontiere con l’Europa le donne e i bambini sono in fuga dalla guerra, gli uomini invece restano a proteggere la propria casa, quella che hanno costruito con tanti sacrifici e che vogliono difendere».
La gente è già allo stremo, perché iniziano a mancare cibo, medicine, prodotti per l’infanzia e tra le testimonianze della piazza, molte le donne a parlare, in tanti hanno espresso preoccupazione per i più deboli: gli anziani, i disabili e naturalmente i bambini.
Ci sono persone che muoiono e non credo ci sia un prezzo per questo». Queste sono le parole di Anastasiya Shtayura, una giovane donna ucraina che vive da anni in Italia e che nel suo intervento accorato di fronte alla piazza ha voluto mettere in chiaro il desiderio del popolo ucraino di vivere in pace e indipendente.
In piazza tanta gente e tra loro anche il vescovo emerito Rodolfo Cetoloni insieme a Don Desiderio Gianfelici, Don Marco Gentile, Don Marius Belint e fra Giovanni Greco. Il vescovo Giovanni Roncari, che sta seguendo con sollecitudine la situazione, oggi si trovava in una parrocchia fuori città per altri impegni. E in piazza c’erano anche tanti rappresentanti del mondo della politica: dal senatore Roberto Berardi al vicesindaco Fabrizio Rossi, dall’assessore Luca Agresti al presidente del consiglio comunale Fausto Turbanti che alla fine della manifestazione insieme ad alcuni consiglieri presenti, di maggioranza e opposizione, ha incontrato una delegazione della comunità ucraina maremmana.
Alla manifestazione in segno di solidarietà e vicinanza alla comunità ucraina c’era una folta rappresentanza della Misericordia di Grosseto.
Gli aiuti: cosa serve e come fare a donare – La parrocchia dell’Addolorata a Grosseto, dove collabora don Vitaliy Perih, si è resa disponibile come primo luogo di raccolta, di cui l’Esarcato per i fedeli cattolici ucraini in Italia – che coordina gli aiuti – aveva bisogno nella provincia di Grosseto.
Il luogo di raccolta è in via Papa Giovanni XXIII, 4 a Grosseto. Il proprio contributo può essere lasciato presso gli uffici della parrocchia o direttamente in chiesa.
Tutti gli aiuti che verranno raccolti saranno poi trasferiti a Roma, presso la chiesa di Santa Sofia, da dove tir organizzati dall’Esarcato provvederanno a portarli al confine con l’Ucraina.
Nel contempo, l’Esarcato ha anche lanciato la campagna “Sostieni l’Ucraina”, invitando alla preghiera, al digiuno e alla carità e aprendo un conto per la raccolta di offerte in danaro, che possono essere versate utilizzando l’Iban IT74P0503410100000000044187 intestato a Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini.
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