GROSSETO – “Siamo grandi e siamo diversi. – commenta a Francesco Limatola, presidente della Provincia di Grosseto – Questa complessità è forse la caratteristica principale della provincia di Grosseto anche perché corrisponde a una varietà culturale straordinariamente importante. Grosseto, se possibile, ne è sintesi senza voler rappresentare tutte le opportunità, anzi forse è un fulcro, forse un raccoglitore consapevole della parzialità del suo ruolo, simbolo della ricchezza di tutto ciò che si è formato e fermato in questa terra”.
“La candidatura di Grosseto a capitale della cultura contiene e scaturisce dall’umiltà contadina di cui i popoli che l’hanno fatta sono intrisi e dall’orgoglio di appartenenza delle tante terre da cui provengono. Grosseto è infatti una rappresentazione urbana dei paesi che la circondano che, come tanti rivoli, sono arrivati in città, ma è contemporaneamente emittente e stazione di dialogo con i luoghi d’origine, a volte collocati anche fuori provincia, in Italia e nel mondo.
La forza della candidatura di Grosseto è in tutto questo, nei boschi cedui e nella macchia mediterranea, nelle tracce etrusche, romane e longobarde, nelle miniere dell’Amiata e della pianura, tra i fumi geotermici e le acque termali, nel mare bellissimo, sulle isole dell’Arcipelago. Grosseto è Bianciardi e Cassola, i macchiaioli, Renato Fucini e Ernesto Balducci, Merigard e Siloe, i guglielmiti, il duomo di Sovana e Massa Marittima. Il sostegno della Provincia di Grosseto alla candidatura di Grosseto è, dunque, naturale. Ci siamo, siamo insieme al Comune di Grosseto per il capoluogo, per tutta la Maremma.”
“La corsa verso l’assegnazione del titolo di Capitale della Cultura 2024: un viaggio esaltante – afferma il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna – tra le bellezze naturali e le ricchezze storiche di un territorio, quello di Grosseto e della Maremma, impaziente di far conoscere sempre di più e anche all’esterno i propri incredibili tesori. Il nostro è un percorso ben definito, basato sull’unicità dell’offerta culturale e naturalistica rispetto ad altri contesti territoriali. È essenziale, dunque, portare avanti questo cammino all’insegna della coesione istituzionale, proprio come sta avvenendo con la Provincia di Grosseto, per ‘fare sistema’ e capitalizzare al meglio ogni opportunità di crescita e sviluppo, per coordinarci con tutti i nostri partner, per garantire e promuovere il più possibile l’immagine di un paesaggio meraviglioso con una storia altrettanto coinvolgente. Essere entrati nel novero delle 10 città finaliste è già un grande risultato, che testimonia la forza e la bontà di un’idea che non è la semplice rincorsa di un obiettivo isolato, bensì la tappa di un percorso di valorizzazione e ri-scoperta di un intero territorio che ci vede tutti protagonisti”.