MASSA MARITTIMA – «Era un progetto che doveva dare respiro sia per il livello occupazionale, sia per una ripresa del tessuto economico del territorio, presentato in pompa magna, dall’allora giunta del sindaco Giuntini, come un’opportunità all’avanguardia; un investimento di 2 milioni di euro che prevedeva una serra ecologica a basso impatto a Travale che sfruttava la Geotermia e che a regime avrebbe creato dieci posti di lavoro».
Così la segreteria del Pci Colline Metallifere in una nota.
«Purtroppo gli anni sono passati e dopo un breve periodo di produzione, il progetto “Serre” è naufragato, lasciando con l’amaro in bocca i potenziali dipendenti, i cittadini vedendo sfumare il sogno di vedere una ripresa sostanziale, di una zona depauperata e dimenticata che non riesce ad avere quella svolta auspicabile che meritano borghi di interesse culturale e storico».
«Il progetto “Serre” è stata una promessa mancata che puntava su una strategia innovativa sorgeva, infatti, a pochi metri dalle Centrali Enel Green Power Travale 3 e 4».
«Sicuramente sarebbe stato un fiore all’ occhiello, sia per l’azienda che per la cittadinanza, ma come troppo spesso succede le promesse non vengono mantenute e gli impegni si sciolgono come neve al sole; adesso, dopo il danno anche la beffa, rimangono due strutture fatiscenti nell’incuria più totale».