MASSA MARITTIMA – “Come preannunciato, arriva la riduzione dell’affitto a 180 euro per la Rsa Marina di Levante come è stato fatto per l’Agenzia regionale della Sanità. Siamo soddisfatti di questo risultato raggiunto grazie soprattutto alle nostre battaglie che hanno spinto chi governa a scegliere. Un rammarico perché, purtroppo, arriva con grande ritardo”, a dirlo Fiorenzo Borelli, Daniele Brogi, Daniele Gasperi, Luciano Fedeli e Paolo Mazzocco del Tavolo della salute pubblica.
“Dal 2018 Sandro Poli (ex presidente dell’Istituto Falusi) ne sollecitava la riduzione, nel 2019 Lorenzo Brenci (anche lui ex presidente dell’Istituto) chiese formalmente la riduzione che passò inascoltata e causò le dimissioni di tutto il CdA – proseguono dal Tavolo salute pubblica -. Nel 2020 abbiamo scritto e proposto sulla riduzione della locazione prima di ogni altra operazione di riorganizzazione da fare sul Falusi. Lo abbiamo chiesto e sollecitato la Terza Commissione consiliare della Regione Toscana in audizione il 16 settembre. Il consigliere regionale Andrea Ulmi ha presentato una mozione in Terza Commissione consiliare della Regione Toscana bocciata dal Pd con la quale veniva indicato il percorso da seguire per legittimare una riduzione della locazione. Ieri la Regione ha deciso di adeguare l’affitto passando da 117mila euro a 180 euro l’anno. Peccato sia stato fatto tardi e questo ha causato il disastro di bilancio in cui è piombato l’Istituto”.
“È giusto quanto afferma il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini, ovvero che ‘loro fanno’. Certamente, sono loro che governano, ma è spontaneo chiedersi perché non l’hanno fatto prima? Avrebbero risparmiato tutto il caos che ne è conseguito, ed anzi avrebbero messo il Falusi in grado di funzionare meglio con 10mila euro al mese in più che sono stati versati per anni alla Regione Toscana – continuano Borelli, Brogi, Gasperi, Fedeli e Mazzocco -. Noi non parliamo soltanto, ma abbiamo presentato proposte concrete che sono state disprezzate, denigrate, rifiutate, persino nascoste all’evidenza ma che poi sono state regolarmente attuate perché evidentemente pensiamo e lo facciamo a vantaggio dei cittadini”.
“La questione non si è chiusa, resta aperta, e già da ora avanziamo ulteriori proposte che potranno rafforzare l’istituto. La prima che avanziamo è quella che sia aperto, presso l’istituto, un nucleo dedicato all’ospedale di comunità che potrà contare su finanziamenti del piano sanitario regionale e fondi europei data la vicinanza dell’istituto al presidio ospedaliero – vanno avanti dal Tavolo salute pubblica -. Le altre riguardano la tutela e l’inquadramento del personale di ruolo. L’altra è quella di pianificare per i prossimi anni un potenziamento dei servizi con le economie derivanti dai risparmi sulla locazione. Questo si realizza non con l’arroganza del sindaco e del Pd di questi anni, che hanno escluso qualsiasi forma di discussione che impegnasse il consiglio, compresa la nomina di un commissario dipendente del comune, ente che dovrebbe svolgere funzioni di vigilanza e non di gestione, che poi ha agito secondo le disposizioni del sindaco indirizzate come priorità alla privatizzazione di ulteriori due nuclei del Falusi”.