GROSSETO – Nuova tornata elettorale in Maremma, dove tra maggio e giugno si andrà nuovamente al voto. Tre i comuni in scadenza: Manciano, dove al momento la giunta è guidata dal sindaco Mirco Morini, Campagnatico, con Luca Grisanti e Pitigliano dove il primo cittadino è Giovanni Gentili.
Se a Campagnatico manca ancora il candidato di centro sinistra il centrodestra di candidati ne ha addirittura due: il sindaco uscente Grisanti e l’ex sindaco Elismo Pesucci, che sono qualche giorno fa ha annunciato l’intenzione di ripresentarsi e ricominciare quel percorso interrotto anni fa.
«Ho la certezza di aver lavorato in scienza, coscienza e assoluta onestà – afferma Luca Grisanti -. Abbiamo tanti progetti, anche legati al Pnrr».
Da capire se tutti i partiti di centrodestra appoggeranno Grisanti o se qualcuno deciderà di sostenere la corsa di Pesucci: «Per quanto riguarda gli alleati alle prossime amministrative ho la certezza che la Lega e Fratelli d’Italia saranno al mio fianco, per il resto vedremo nei prossimi mesi cosa succederà».
«Sollecitato da moltissimi cittadini ho deciso di candidarmi a sindaco di Campagnatico. È ora di ricominciare e riprendere quel cambiamento, quel rinascimento, che aveva creato sviluppo e benessere economico in tutto il territorio di Campagnatico» ha affermato Elismo Pesucci quando ha annunciato la sua candidatura.
Per il centrosinistra, invece, la candidatura di Pesucci ha riaperto i giochi, e quello che era un comune dato già per perso potrebbe riservare delle sorprese.
A Manciano invece il sindaco uscente non sembra intenzionato a ricandidarsi e i rumor indicano l’assessore Valeria Bruni come candidata. Lei non ha ancora sciolto le riserve, ma ci sta pensando, come ha affermato. «Sono tentata – afferma -. La proposta è arrivata dal mio gruppo così da portare avanti il percorso intrapreso cinque anni fa. Mirco ovviamente aveva la priorità, ma se, per motivi personali, non se la sente, è giusto portare avanti il lavoro di questa civica».
«Il lavoro fatto con una lista civica è diverso da quello che possono fare i partiti – prosegue Bruni – perché è più facile trovare una condivisione anche con chi la pensa diversamente, anche portando avanti ciascuno i propri valori. Il lavoro iniziato è stato tanto, e sarebbe un peccato non portarlo avanti». In settimana è prevista una serie di incontri, anche con il mondo dell’associazionismo, dopodiché Valeria Bruni dovrebbe sciogliere la riserva.
Diverso il percorso del centrosinistra: il Pd ha scelto il proprio candidato da oltre un mese. Il partito democratico ha scelto di sostenere la candidatura dell’ex sindaco Rossano Galli. «Ho avuto richieste trasversali, di cittadini e forze politiche, tra cui il Pd, che mi hanno chiesto la disponibilità a candidarmi. Io credo che quando c’è bisogno ci si debba mettere al servizio della comunità in cui si vive, chi può dare qualcosa ha l’obbligo di farlo, specie se quella comunità è in difficoltà» afferma Galli.
«Ho deciso di mettere quel po’ di esperienza fatta in passato per concorrere e dare a questo territorio quelle risposte che non ha avuto nell’ultima legislatura. Stiamo già costruendo una lista di persone che possano governare il territorio, perché non basta vincere ma servono poi competenze per governare bene. L’idea è quella di traghettare questo comune verso il futuro».
«Io non ho in tasca la tessera di nessun partito e non sono mai stato iscritto al Pd – prosegue Galli – ma appartengo da sempre al centrosinistra, per questo nella lista ci saranno sia esperienze civiche sia chi viene da partiti e movimenti di questa area politica».
A Pitigliano il sindaco uscente Giovanni Gentili non ha ancora sciolto le riserve ma l’idea di un secondo mandato c’è e sembra essere sempre più concreta. Più difficile capire chi saranno gli alleati in questa seconda “corsa”.
Nei giorni scorsi c’è stata una riunione con il Pd, a cui è seguito un comunicato stampa del partito democratico, nota stampa che il sindaco ha bollato come «una scortesia istituzionale. Come l’aver spiattellato in modo fantasioso i contenuti di una riunione riservata; non è questo lo stile per cui ci si può sedere ad un tavolo o si cambiano i toni o si può andare ciascuno per la propria strada. Fare il sindaco è faticoso – prosegue Gentili parlando della propria candidatura – ma non mi piace neppure buttare all’aria cinque anni di lavoro fatto, di esperienza. Inoltre credo fermamente che la continuità sia un valore».
Se però l’alleanza tra il sindaco uscente e il Pd non dovesse riproporsi alle prossime amministrative di maggio c’è da capire se il centrosinistra resterà fuori dai giochi o proporrà un proprio candidato. Tra i nomi, in quest’ultimo caso, sarebbe spuntato anche quello dell’ex sindaco Pierluigi Camilli anche se il Pd non conferma. Ovviamente, in questo caso, su Gentili potrebbero confluire i voti dei cittadini di centrodestra.
Insomma, se la partita è ancora aperta, tutto dovrà decidersi nel giro di una ventina di giorni. Dopodiché i giochi saranno fatti.