FOLLONICA – Buon successo per la settima Coppa Carnevale di vela organizzata dalla Lni follonichese. Le regate si sono svolte in una giornata tipicamente invernale senza sole, qualche pioggerella e molto freddo, creando condizioni molto impegnative per le oltre 80 imbarcazioni giunte a Follonica per questa manifestazione ormai classica del calendario velico invernale.
Un leggero scirocco ha ritardato l’inizio delle prove per quasi due ore finché è finalmente entrato un bel grecale, sebbene caratterizzato dai suoi consueti salti di vento che lo contraddistinguono.
Condizioni quindi molto impegnative, anche per tutte le incognite che sono state alla base delle scelte tattiche che i concorrenti hanno dovuto affrontare. Si può perciò ben dire che hanno vinto i migliori.
Gli atleti follonichesi hanno monopolizzato la manifestazione. Quattro le categorie. Fra gli Ilca 6 la prestazione dei concorrenti locali è stata più fioca: Alessandro Fracassi è riuscito a strappare solo un quinto posto finale, seguito a due distanze da David Nocchi, mentre Leonardo Creati e Giulia Galletti hanno chiuso rispettivamente dodicesimo e ventinovesima.
È tuttavia fra gli Ilca 4 che sono giunte le grandi soddisfazioni, con un podio monopolizzato dai tesserati Lni con Nicole Creati, Irene Sardella ed Edoardo Vignozzi rispettivamente prima, seconda e terzo, mentre Alessandro Benedetti, alla sua prima regata agonistica, riesce a conquistare un ottimo settimo posto per la felicità di coach Leoni.
La prima posizione è stata portata a casa anche fra gli Optimist grazie all’ottima prova di Giovanni Lucifora, mentre fra gli Rs Feva la competizione è stata egemonizzata dagli equipaggi del Cnf.
Continuano quindi le soddisfazioni per la Lega Navale follonichese, che fra grandi campioni del passato, tornati recentemente a competere, e molti nuovi prospetti vede premiati gli sforzi e il lavoro dei due allenatori Cacialli e Leoni e di tutti i soci che, con il loro lavoro e apporto, permettono non solo di continuare a organizzare manifestazioni di prima fascia, ma anche di riscuotere i frutti del duro lavoro che questi atleti compiono per proseguire nella loro passione.