GROSSETO – Uno dei prodotti più in voga in questo periodo sapete cosa è? La clorofilla.
Si, si… lo so… vi siete subito trovati catapultati all’ ora di scienze a scuola, quando il professore ci spiegava la fotosintesi clorofilliana. Madonna santa che tempi!
Ora cercherò di spiegarvi perché, e come, si usa, ma voi provate a pensare alla parola clorofilla e vedete un po’ se vi viene in mente un bel processo di “rinvigorimento” generale… perché a me, pensare alla clorofilla, a quel bel verde delle piante, mi fa già spalancare i polmoni e riempirli di così tanto ossigeno che mi sembra di ritrovarmi più giovane di 30 anni.
La clorofilla è una molecola di origine vegetale, utilizzata dalle piante per convertire la luce solare in nutrienti, la si trova anche nelle alghe e in alcuni batteri fotosintetici. Ha una struttura molecolare molto simile all’emoglobina umana, e può essere considerata un vero rigeneratrice per le cellule, in quanto aiuta a rallentare il processo d’invecchiamento; man mano che ve lo racconterò capirete il perché di questa affermazione.
La clorofilla, dal greco chloros che significa verde e phyllon che significa foglia, è un pigmento di colore verde presente nelle piante, come dicevamo, capace di assorbire l’energia luminosa del sole e permettere la fotosintesi clorofilliana, vitale sia per le piante che per l’uomo.
Tramite la fotosintesi, le piante producono glucosio a partire da acqua e anidride carbonica, e liberano ossigeno nell’aria.
La struttura della molecola è caratterizzata dalla presenza di eterociclo porfinico simile a quello che si trova nell’emoglobina e nella mioglobina, al centro del quale è però presente uno ione di magnesio invece del ferro.
Grazie all’esposizione alla luce la pianta si arricchisce di sostanze e di oligoelementi come sali minerali quali: magnesio, potassio, calcio, zolfo e vitamine come la C, A, K , carotenoidi e polifenoli, con importanti proprietà antiossidanti e protettive.
È ampiamente utilizzata in campo alimentare, come colorante soprattutto per caramelle, confetti, chewingum, zuppe, gelati e verdure conservate.
Alla clorofilla dobbiamo riconoscere le seguenti proprietà:
antiossidanti, che aiuterebbero a difendere l’organismo dallo stress ossidativo e dagli effetti lesivi dei radicali liberi su cellule e tessuti;
detossificanti, in quanto capace di chelare metalli pesanti e altre sostanze tossiche, che potrebbero accumularsi nell’organismo, inattivandoli e favorendone l’eliminazione;
deodoranti, utili per ridurre cattivi odori corporei come quelli di sudore e alito;
cicatrizzanti, in caso di ulcera peptica;
stimolanti la rigenerazione dei tessuti (per uso esterno) in presenza di ustioni e piaghe da decubito.
Studi preliminari ne suggeriscono l’utilità nel trattamento di calcoli di ossalato di calcio e una potenziale attività antiaterogena.
Vorrei ricordare anche le diverse proprietà nutrizionali come nei casi di anemia, migliora l’attività cardiaca e quindi chi pratica sport può trovare beneficio in quanto aumenta la resistenza alla fatica.
Viene sovente consigliata ai diabetici per la sua capacità di migliorare l’assetto glicemico sanguigno, inoltre, come depurativo del fegato, è adatto a chi vuole eliminare la tossicità dei farmaci e dei vaccini.
Altri usi frequenti sono: come lassativo, come antibatterico, per attivare il metabolismo cellulare, per combattere la flatulenza, per favorire la digestione, per regolarizzare il ciclo mestruale, per trattare varici ed emorroidi.
Per voi ho selezionato un integratore di clorofilla estratta da piante commestibili, come orzo, erba medica e ortica, vi consiglio di usarlo e magari a chi è appassionato di centrifughe vi consiglio di provare la mia ricetta a tutto green con la clorofilla…
Prendete una mela, un finocchio, del basilico e centrifugateli, prendete una capsula di Clorofilla, apritela e mettetela dentro al centrifugato, e date una ulteriore agitata per far amalgamare la polvere con il liquido.
Se non siete amanti del basilico allora provate ad aggiungere alla mela un rametto di salvia e magari delle bacche di goji reidratate, e centrifugate il tutto fino ad aggiungere nuovamente la clorofilla e magari grattateci un pizzico di zenzero fresco!
Che dite? Vi aspetto così mi raccontate dei vostri centrifugati…
A questo LINK le vecchie puntate di Menta e Rosmarino
VI CONSIGLIAMO: se non siete esperti di non andare a raccogliere le piante in natura per non rischiare errori, e di affidarvi sempre al vostro erborista di fiducia. Quelli che vi proponiamo non sono consigli medici, quindi, specie per patologie specifiche, fate sempre riferimento al vostro medico curante prima di assumere qualunque prodotto.
*L’autrice Serena Remi, nata a Gavorrano, da 29 anni lavora nel settore del benessere come erborista e venditore al dettaglio di prodotti a scopo salutistico. La potete trovare nell’erboristeria “Menta&Rosmarino” a Grosseto, in via Calabria 21, angolo via Emilia.