GROSSETO – In Italia ci sono 250 volontari di Protezione civile formati per il disinquinamento dei mari. Di questi 160 sono in provincia di Grosseto. «Questo lo si deve all’esperienza della Concordia» a dirlo l’assessore regionale Leonardo Marras, che dieci anni fa, come presidente della Provincia, si trovo ad affrontare il naufragio della nave da crociera della Costa.
Oggi, al Polo universitario, un convegno ha fatto il punto sull’evoluzione del sistema di protezione civile dal luglio 2012.
Come è cambiata la protezione civile in questi dieci anni, e come, l’esperienza della Concordia, ha influito su questi cambiamenti sono alcuni dei temi trattati.
«Quella vicenda si collocò in un contesto in cui il sistema di protezione civile aveva avuto dei rimaneggiamenti normativi che lo avevano reso meno performante – afferma Franco Gabrielli sottosegretario di Stato alla presidenza del consiglio dei Ministri ed all’epoca a capo proprio della Protezione civile –. In questo dieci anni ci sono stati vari interventi non sempre riusciti, e che non sempre hanno comportato il recupero di quella efficenza cui eravamo abituati prima del 2011. Oggi si è imboccata la strada giusta, per ridare al sistema di Protezione civile la giusta centralità e capacità di gestire, non solo le fasi emergenziali, ma anche tutto ciò che le precede».
L’assessore regionale Leonardo Marras che dieci anni fa era presidente della Provincia precisa: «La Concordia è stata una palestra importante per tutto il sistema della Protezione civile. È stata una esperienza formativa. Questo della Provincia è diventato l’apparato di Protezione civile più preparato d’Italia. Il prefetto, per alcuni giorni, fu l’unico rappresentante dello Stato a guidare quella fase. L’impegno di tutti è stato riconosciuto anche dal Presidente della repubblica».
«La cultura della Protezione civile si basa su una struttura che deve vedere i cittadini protagonisti, la comunità importante. Per questo è importante anche il ruolo del sindaco» puntualizza il presidente della Provincia Francesco Limatola.
Infine Sergio Ortelli, sindaco di Isola del Giglio ricorda il grande lavoro fatto dai suoi concittadini: «La popolazione è intervenuta per proteggete e assistere i naufraghi. La grande determinazione dei gigliesi, che sono gente di mare persone abituate alle intemperie e alle calamità, ha fatto si che si potesse realizzare il salvataggio di più di 4mila persone».