PIOMBINO – Si è svolto ieri, mercoledì 9 febbraio, il primo incontro della Consulta dell’handicap, uno strumento concepito con lo scopo di mantenere sempre aggiornato il quadro complessivo della condizione delle fasce deboli della società.
All’appuntamento, che si è svolto in modalità telematica, hanno partecipato l’assessore alle politiche sociali Vittorio Ceccarelli, il personale del servizio politiche sociali e del servizio sociale professionale della società della salute Valli Etrusche e le associazioni di volontariato che operano esclusivamente nel campo della tutela dei diritti dei cittadini diversamente abili.
“L’obiettivo del Tavolo – ha detto l’assessore alle politiche sociali Vittorio Ceccarelli – è quello di realizzare un piano di interventi mirato e coordinato, in modo da far fronte alle criticità del tessuto sociale del territorio. In questo primo incontro conoscitivo abbiamo avuto modo di stabilire le linee guida delle prossime riunioni e discutere del piano organizzativo; questo strumento, fortemente voluto dall’amministrazione, permetterà al Comune e al Servizio Sociale di coordinare e ottimizzare il lavoro in modo da restituire ai cittadini un servizio sempre più mirato ed efficiente. Vogliamo trasformare il Tavolo in un laboratorio di idee operativo, all’interno del quale le associazioni verranno ascoltate e saranno vagliati percorsi e interventi per risolvere problematiche di varia natura, da quelle di carattere sociale e inclusivo a quelle relative all’abbattimento delle barriere architettoniche”.
Il Tavolo, che si riunirà con cadenza mensile, all’occasione potrà essere integrato di altri componenti, sia comunali che terzi, con competenze e professionalità utili ad affrontare le tematiche di volta in volta all’ordine del giorno, e svolgerà un lavoro di analisi e di ricerca che permetterà di ricostruire un quadro conoscitivo delle fragilità del territorio nei diversi ambiti di competenza. Al tempo stesso saranno valutate le modalità e le strategie di intervento nei confronti dei nuclei familiari che si rivolgono al Servizio Sociale per richieste di sostegno al reddito o difficoltà di altra natura e al Comune per questioni di emergenza abitativa.