GROSSETO – Mercoledì il presidente del consiglio, Fausto Turbanti, e i consiglieri Giacomo Gori e Amedeo Gabbrielli hanno incontrato il prefetto, Paola Berardino, per dar seguito alla proposta di Giacomo Gori di costruire un impianto locale antimafia partendo dalla sottoscrizione di un “protocollo di legalità” tra la Prefettura, il Comune di Grosseto ed eventualmente anche altri comuni della provincia, per contrastare la corruzione e le infiltrazioni mafiose operanti nel nostro territorio. Il progetto è stato presentato nella conferenza dei capigruppo e in prima commissione, presieduta dal consigliere Amedeo Gabbrielli.
Dal prefetto massima disponibilità a lavorare congiuntamente con il Comune istituendo un tavolo di lavoro finalizzato alla scrittura del protocollo antimafia contenente molte attività che andranno svolte sul territorio, oltre a valutare la nascita di un comitato di legalità o un osservatorio antimafia. Tra le idea c’è anche quella di instituire una commissione antimafia o comunque inserire la materia nelle competenze di una delle commissioni già esistenti. Questo è un perfetto esempio di sinergia tra maggioranza e minoranza, per una politica che è al servizio del territorio e che agisce coralmente per far funzionare le cose.
“Siamo felici di aver raggiunto questo obiettivo comune, sicuramente la lotta contro la mafia interessa tutto il Consiglio comunale. Questo ovviamente è solo l’inizio, valuteremo di volta in volta ogni possibile iniziativa per dare un contributo a questo difficile tema.– dichiara il presidente del consiglio comunale, Fausto Turbanti – Ringrazio in particolare il consigliere Giacomo Gori per aver portato la proposta in conferenza di capigruppo e in prima commissione e il consigliere Amedeo Gabbrielli per averla accolta in quanto presidente della prima commissione, dando così il via a questo progetto che al giorno d’oggi si è purtroppo reso necessario. Nella figura del prefetto abbiamo trovato come sempre massima disponibilità e siamo certi che potremo contare sulla sua esperienza”.
“Ormai anche nella nostra terra insistono stabilmente organizzazioni malavitose che non lasciano sperare nulla di buono – spiega il consigliere comunale, capogruppo del Movimento 5 stelle, Giacomo Gori -. Credo che sia arrivato il momento in cui le istituzioni debbano esprimere al massimo il proprio potenziale contro ogni tipo di ingerenza, di malaffare, di violenza, di sfruttamento. Il Comune di Grosseto può fare egregiamente la propria parte a patto che si doti appositi strumenti in grado di agire tempestivamente e di intervenire preventivamente collaborando con le altre istituzioni nella lotta alla criminalità organizzata”.