GROSSETO – La direzione della Asl Toscana sud est unitamente al direttore di zona Fabrizio Boldrini e al direttore del Misericordia Massimo Forti condannano il gesto ignobile, un vero e proprio atto vandalico, che si è consumato a danno dei locali del Day hospital della Leniterapia all’interno della struttura ospedaliera grossetana.
Da una prima ricostruzione dei fatti, ieri sera, alcuni malintenzionati hanno infatti forzato l’accesso al reparto, che dà all’esterno, e sono entrati mettendo sottosopra gli arredi presenti (armadi, armadietti, scrivanie, sedie, poster affissi alle pareti), buttandone in terra il contenuto e devastando due computer. Sgomento il personale che lavora nel reparto, questa mattina alla vista del disastro che non ha lasciato alcun dubbio su quanto accaduto. Interpellate subito le Forze dell’ordine, arrivate sul posto per il sopralluogo e le indagini del caso. La Asl ha provveduto ad attivare il servizio di manutenzione per la disinfezione e il ripristino dei locali quanto prima.
Nel frattempo, l’attività di Day hospital prosegue senza alcuna interruzione grazie ai sanitari della Leniterapia che per far fronte all’imprevisto hanno prontamente predisposto un altro ambiente, dove per la giornata di oggi i pazienti possono sottoporsi alle cure previste.
“Un atto non tollerabile, deprecabile e che dimostra solo la profonda ignoranza delle persone che lo compiono – commenta la dottoressa Anna Paola Pecci, direttore Cure palliative e Hospice, emotivamente affranta -. Alla notizia, ho provato una sensazione di profondo disagio, come se fossero entrati con forza nella mia casa, quello è un luogo dove i professionisti e i pazienti si sentono come in una famiglia. Il pensiero infatti è andato subito a loro, alle persone che assistiamo e agli operatori che ogni giorno impiegano tempo e dedizione per la cura del dolore e per lenire le sofferenze delle persone. È mortificante per il genere umano assistere a uno spettacolo del genere, messo in atto da chi evidentemente non capisce che così offende un’intera comunità e lede il diritto alle cure dei cittadini. Spero che chi ne è il responsabile, in cuor suo, arrivi a comprendere la gravità delle proprie azioni che definisco di livello di civiltà inqualificabile e che indirettamente hanno riguardato tutti noi. Ringrazio la coordinatrice infermieristica Luciana Cerratti e tutti gli operatori che sono intervenuti e si sono prodigati affinchè i servizi non subissero interruzioni”.