GROSSETO – Il 10 febbraio ricorre il “Giorno del ricordo”, giornata istituita nel 2004 dalla legge 92/04 per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
“Con la data del 10 febbraio si commemorano i tanti cittadini italiani, esuli dalmato-giuliani e istriani, vittime delle foibe del regime comunista del maresciallo Tito nella ex Jugoslavia – spiega Fabrizio Rossi, coordinatore regionale Fratelli d’Italia Toscana -. In questi tragici eventi donne, uomini, ragazzi e ragazze, per il solo essere cittadini italiani, furono catturati, torturati, seviziati e poi brutalmente gettati ancora vivi nelle profonde fosse carsiche: le foibe”.
“Oggi vogliamo ricordare – prosegue Fabrizio Rossi – uomini e donne, esseri umani che furono legati e gettati vivi nelle foibe e lì lasciati morire barbaramente dai comunisti titini, mentre altri furono costretti a fuggire e abbandonare tutto ciò che avevano, per il solo fatto di essere italiani”.
“Il Giorno del Ricordo – prosegue Rossi – deve essere un momento di profonda riflessione da parte di tutti per memorizzare nelle nostre menti e nei nostri cuori non soltanto quel tragico momento storico, tra l’altro per lungo tempo volutamente dimenticato e negato da molti, ma deve essere un momento dove tutti dobbiamo riflettere e condannare ogni forma di violenza”.
“Il Giorno del Ricordo – conclude Fabrizio Rossi – deve rappresentare per tutta la comunità italiana un momento di rispetto verso quegli esseri umani che hanno lottato con tutti i mezzi democratici a disposizione affinché anche questa storia venisse riconosciuta e portata alla luce, rendendo onore a queste vittime innocenti”.