GROSSETO – “Ringrazio la grande famiglia di Cia Grosseto che ha voluto rinnovarmi l’incarico di guidare la confederazione per i prossimi anni. Come ho fatto fino ad oggi, cercherò di farmi portavoce, in ogni sede possibile, delle istanze del mondo agricolo e mi impegnerò a far valere i diritti di chi continua a credere che il settore primario ha ancora un valore. Sottolineo la parola ‘valore’ perché da troppo tempo, lo abbiamo ribadito più volte, l’agricoltura non consente più di avere un giusto e dignitoso reddito e perché, spesso, chi si dedica a questo settore è considerato un cittadino di serie B”. Sono state le parole di Claudio Capecchi a margine della sua riconferma, da parte all’Assemblea elettiva che si è svolta in videoconferenza, a presidente di Cia Grosseto.
Nel presentare il suo programma politico, Capecchi ha elencato i temi che saranno centrali in questo secondo mandato e che, di fatto, sono il proseguo del lavoro svolto fino oggi: “garantire dignità al mondo agricolo e reddito agli agricoltori; tutelare il territorio e la biodiversità; attuare percorsi di coesione tra il mondo agricolo- ambientale e turistico; rafforzare la cooperazione tra le aziende e il legame con le cooperative; valorizzare le produzioni locali e rendere le aziende più competitive a livello internazionale; assicurare rapporti commerciali più equi con il mondo della trasformazione e della Gdo”.
“Il settore agricolo è in sofferenza oramai da molti anni e oggi dobbiamo anche fare i conti con le conseguenze di due anni di pandemia, gli aumenti energetici, del gas e delle materie prime – ha aggiunto Capecchi -. Se non interveniamo tempestivamente e con forza molte aziende saranno costrette ad alzare bandiera bianca, e vale la pena ricordare che quando un’attività agricola chiude, a soffrire non è solo il titolare e i dipendenti, ma l’indotto e tutto il territorio che, privo di manutenzione, sarà abbandonato alla sua sorte. E’ palese che il nostro settore è in balia ai cambiamenti climatici contro i quali siamo anche noi chiamati ad attivarci, tuttavia sono convinto che il lavoro dell’imprenditore agricolo può essere meno gravoso se le istituzioni e la politica, assieme alle Associazioni di riferimento, attuassero percorsi a breve e lungo termine mirati. Con questo obbiettivo la Confederazione lavorerà per chiedere uno snellimento e una semplificazione della burocrazia che oggi è chiaramente nemica del nostro settore; inoltre vi è una necessità sempre più impellente di assistere le imprese nell’acceso al credito e a supportarle verso specifiche coperture assicurative”.
“Va rafforzato il legame con il mondo scientifico e della ricerca al fine di indirizzare le imprese verso quelle attività e gli investimenti che possano garantire un ritorno economico. Ci sono poi questioni per le quali da anni chiediamo interventi – prosegue il riconfermato presidente – Come agricoltori amareggia dover tornare sulla questione predazione e danni da ungulati o sulla richiesta di attuare una progettualità relativa al tema acqua ma, dato che la politica sembra essere poco attenta a tali necessità, sarà nostro compito essere portabandiera. Nel corso di questo secondo mandato, con l’aiuto dell’apparto confederale, intendo chiedere alle istituzioni l’adozione di strumenti per salvaguardare le produzioni dai danni da fauna selvatica e per tutelare gli allevamenti dai predatori, oltre a garantire indennizzi certi e in tempi celeri. Mi farò portavoce della necessità di una politica delle acque che consenta sia al territorio di essere messo in sicurezza che agli agricoltori, che hanno terreni nei pressi dei fiumi, di poter continuare a lavorare. Sempre in tema, visti i repentini cambiamenti climatici, intendo richiamare l’attenzione sulla necessità di intervenire per evitare le alluvioni e garantire l’approvvigionamento idrico in tempi di siccità. Il momento è tutt’altro che facile per il nostro settore per questo l’impegno che ho assunto è frutto di una lunga riflessione”.
“Durante questo secondo mandato sarà dunque mia priorità lavorare per garantire un consolidamento di Cia Grosseto sia nel suo interno sia nei rapporti con le istituzioni e questo per garantire una maggiore e migliore opportunità di crescita a uno dei settori economici più importanti: quello dell’agricoltura. In conclusione – ha affermato -un pensiero di ringraziamento va a tutto all’apparato provinciale, regionale, nazionale e a tutti i soci della Confederazione per la fiducia concessami”.