ROCCASTRADA – «Nell’ultima seduta il gesto forte di lasciare in apertura per protesta, assieme all’altro gruppo di minoranza, i lavori del consiglio comunale di Roccastrada lamentando la scarsa considerazione istituzionale nei confronti delle opposizioni. Dopo un mese l’atteggiamento da parte del sindaco e della maggioranza non è cambiato»
I tre consiglieri comunali del gruppo Lega, il capogruppo Ulderico Brogi, Lorenzo Piras e Paolo Pazzagli hanno deciso di scrivere al Prefetto di Grosseto, Paola Bernardino, affinché intervenga per garantire l’esercizio delle proprie prerogative.
“Non pretendiamo certo di governare, visto che i cittadini hanno scelto in altro modo – sostengono Brogi, Piras e Pazzagli – ma almeno di poter esercitare il nostro ruolo di controllo, così come previsto dalla legge e dallo statuto comunale. Questo, di fatto, ci è impedito, visto che alle nostre interrogazioni urgenti, cui si doveva rispondere entro un mese, oralmente e in consiglio, dopo oltre tre mesi non si è data alcuna considerazione e, spesso, abbiamo notato, e fatto notare, come i nostri interventi nell’assise non siano stati neppure registrati a verbale. Si tratta di questioni di forma, ma anche di sostanza”.
Sulle interrogazioni era stato proprio il consigliere Piras a sollecitare insieme ai colleghi due interventi su Ribolla. “Si trattava di situazioni di buonsenso – spiegano i tre esponenti del gruppo Lega -. In una chiedevamo maggiore sicurezza per il parco giochi del paese, con illuminazione e telecamere, mentre con l’altro il taglio di rami pericolosi attorno al campo sportivo. Dopo oltre tre mesi nulla è cambiato. Nel primo caso ci sarebbe bastato capire che direzione intende prendere il Comune, nel secondo, in un mese, avrebbero potuto intervenire per poi semplicemente dirci che avevano già operato il taglio. Dopo tutto questo tempo invece non si è visto e fatto nulla, ma neppure capito che cosa si vuol fare”.
Da qui la lettera al Prefetto. “Abbiamo chiesto alla dottoressa Bernardino – sostengono i tre consiglieri – un intervento con il sindaco affinché siano rispettate le nostre prerogative, che sono poi quelle di ogni singolo consigliere, anche di maggioranza, da qui l’importanza della nostra protesta in cui tutti possono riconoscersi. Noi siamo persone responsabili e continueremo ad esserlo. Abbiamo sempre creduto nella collaborazione, dandone spesso prova. Sappiamo che dall’opposizione, specie nei piccoli comuni, non si può incidere troppo, ma quel poco che si può fare lo abbiamo sempre fatto ottenendo anche dei risultati. Se però le porte ci vengono chiuse in faccia di fronte ad ogni atto, se abbiamo chiesto di modificare lo statuto e i regolamenti per avere i documenti più importanti con qualche giorno di anticipo per poterli studiare e, magari, aiutare a migliorarli, e a parte i sorrisi, le pacche sulle spalle e i generici ‘avete ragione’ non si ottiene, ne prendiamo atto e ci adeguiamo, ma pretenderemo sempre di più, e in ogni sede, che le regole vengano rispettate”.