GROSSETO – “VIII assemblea elettiva dell’Associazione pensionati di Grosseto, questa mattina, che nell’ambito dell’iter congressuale del Sistema Cia porta all’elezione dei nuovi organi e vertici”, recita così la nota di Cia Grosseto.
“La relazione introduttiva all’assemblea è stata tenuta dalla segretaria Sabrina Rossi, che oltre a ricordare l’amico e collega Gianfranco Turbanti, ha sottolineato le rivendicazioni sindacali dell’Anp, dalla sanità all’aumento delle pensioni al minimo, dalle infrastrutture all’importanza della memoria storica delle tradizioni contadine. L’elezione si è conclusa con la nomina, all’unanimità, di Giancarlo Innocenti a nuovo presidente dell’Anp-Associazione Pensionati della Cia. Innocenti, già presidente della Confederazione grossetana dal 2002 al 2009 e sindaco di Roccastrada per dodici anni, è stato eletto all’unanimità dai delegati. A determinare la scelta del candidato 68enne la lunga esperienza politico-istituzionale e cooperativistica maturata nel corso di oltre quaranta anni e il suo impegno di continuare il lavoro iniziato dal predecessore Giancarlo Turbanti morto prematuramente”.
“E’ grazie a Gianfranco che ho sciolto un’iniziale riserva sulla mia candidatura, ritenendo che la sua sapiente opera di guida dell’associazione e d’indomito tessitore di partecipazione attiva, non dovesse essere dispersa”, ha commentato Innocenti a margine della nomina.
“Il programma che ho presentato parte, infatti, proprio da lì con l’obiettivo di attualizzare le azioni da intraprendere al cospetto di molte problematiche, alcune nuove altre di lunga data, presenti nella vita dei pensionati, con una particolare attenzione per coloro che vivono in campagna e nelle zone interne della nostra Maremma. Tra queste le conseguenze dovute alla pandemia da Covid-19 che hanno comportato la regressione di molte delle conquiste conseguite nel tempo in termini di sanità, assistenza e miglioramento della qualità della vita. Altro tema sarà quello delle pensioni; si è, infatti, acuito il livello d’iniquità delle pensioni dei coltivatori diretti che pur avendo versato i contributi percepiscono circa 200 euro mensili in meno dei 780 euro erogati mediante il reddito di cittadinanza”.
“L’equiparazione di trattamento a questo livello è dunque l’obbiettivo minimo che ci poniamo e che intendiamo perseguire con una forte azione di denuncia e rivendicazione, chiedendo insomma alla politica di smarcarsi da un’ingiusta legge che deve essere rivista. Ho inoltre proposto di modernizzare l’Associazione nella comunicazione e la diffusione delle informazioni mediante l’uso degli strumenti telematici da implementare di pari passo con la battaglia per l’estensione della banda larga alle aree rurali sopperendo in tal modo ai vuoti lasciati dalla dismissione di molti servizi decentrati, da quelli postali a quelli sanitari”, ha proseguito Innocenti.
“Intendo lavorare per l’istituzione della Cep (Carta emergenza pensionati) da dare a ciascun associato/a che vive nelle campagne, nella quale saranno riportate le generalità personali, i numeri telefonici o altre referenze per le emergenze e, soprattutto, le coordinate di georeferenziazione della residenza nei luoghi in cui non esiste toponomastica né numerazione civica, in modo che queste persone possano essere facilmente rintracciate dai navigatori satellitari e raggiunte dai mezzi di soccorso in caso di chiamate di emergenza. Infine– ha concluso Innocenti – senza pretesa di costrutto filosofico, trovandomi a vivere direttamente la condizione di pensionato ex agricolo, consapevole delle molte difficoltà che dovremo affrontare ho voluto salutare agli associati con la somministrazione di un’iniezione di fiducia ricordando il mio motto: sempre determinati, giammai sopraffatti”.
Presente all’Assemblea il Presidente regionale Anp Enrico Vacirca e il presidente nazionale Anp Alessandro Del Carlo, che ha concluso l’assemblea apprezzando la candidatura e la successiva elezione di Innocenti, certo che sarà elemento di continuità con il percorso segnato da Turbanti e di grande valore aggiunto per l’intero sistema confederale”, termina la nota.