ROMA – A che punto siamo dopo il terzo scrutinio?
Il responso di oggi continua ad evidenziare un nulla di fatto, mentre le trattative vanno avanti e le “rose di nomi” si bruciano. Ormai (e ciò va sempre detto e preso con il beneficio del dubbio) pare che i tre papabili per il Quirinale del centrodestra (Moratti, Pera e Nordio) siano già finiti nel dimenticatoio (così come Frattini). Restano ancora in piedi (?) le ipotesi di Maria Elisabetta Casellati e quella di Pier Ferdinando Casini (che en passant oggi si è aggiudacato 52 voti).
Stamandi, dunque, hanno votato 978 (su 1009) grandi elettori e la scheda bianca si è portata a casa il bottino più alto (412 “preferenze”, se così possiamo dire). Si regsitrano poi 22 schede nulle e 84 voti dispersi (ripetiamo: qualunque cosa voglia dire).
Nota di colore: Mattarella si è preso 125 voti e Guido Crosetto (candidato di bandiera di Fratelli d’Italia) ben 114. Ah, persiste il “consenso” per Bruno Vespa, anche oggi si è portato a casa almeno un voto.
Appuntamento a domani, giovedì 27 gennaio, alle ore 11.00 (puntuali, mi raccomando).