GROSSETO – “L’impegno della Asl Toscana sud est contro il Covid riguarda tutto il territorio di sua competenza senza nessuna discriminazione”. Così il direttore generale dell’Asl Antonio D’Urso al sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.
“Durante l’incontro con la conferenza aziendale dei sindaci dello scorso 14 gennaio il dottor Massimo Forti, direttore della rete ospedaliera, aveva comunicato che era in corso di valutazione la possibilità di attivare una bolla per pazienti con positività al tampone per Covid, ma che necessitano di cure ospedaliere non per patologie covid correlate (cosiddetti pazienti Covid per caso)”.
“Inoltre durante la riunione citata, il dottor Massimo Forti ha evidenziato il ruolo dell’ospedale di Orbetello per la presa in carico dei pazienti con patologia chirurgica di bassa e media complessità in prenotazione all’Ospedale di Grosseto. Per questo motivo l’ospedale di Orbetello non rientrava nell’elenco originario degli ospedali, individuati nella prima stesura della delibera sulla riorganizzazione della rete ospedaliera aziendale” prosegue D’Urso in risposta al sindaco di Grosseto Vivarelli Colonna.
“L’attività di valutazione in questa ottica per l’ospedale di Orbetello è in fase di conclusione – continua – con l’individuazione di una bolla di circa 8/10 posti letto che potranno ospitare questa tipologia di pazienti. Tali posti letto di degenza ordinaria si sommano a quelli di cure intermedie già attivati a Pitigliano e Castel del Piano. Il procedimento per valutare la possibilità di attivare una bolla per i “pazienti covid per caso” – spiega D’urso – è complicato dall’esigenza di garantire qualità e sicurezza per tutti i pazienti ricoverati e per il personale nei percorsi e nelle procedure anche in strutture ospedaliere piccole e con ridotta flessibilità. Condizioni e criteri illustrati ampiamente nel corso della riunione di venerdì 14 e che ho rappresentato personalmente al Sindaco Vivarelli Colonna nel corso del colloquio telefonico intercorso nella serata di ieri proprio per chiarire la posizione dell’Azienda e l’equivoco accaduto che mi auguro a questo punto possa considerarsi definitamente superato”, conclude il direttore generale della Asl Toscana sud est.