PIOMBINO – È stata inaugurata in località San Quirico, alla presenza del sindaco di Piombino Francesco Ferrari, la strada intitolata a Oriana Fallaci, la giornalista e scrittrice fiorentina scomparsa nel 2006.
“Siamo molto felici di avere anche a Piombino una via intitolata a una grande donna e intellettuale toscana – ha detto il sindaco Ferrari – grazie alla proposta avanzata in Consiglio comunale da Davide Anselmi e Mariaelena Cosimi. Oriana Fallaci è stata una donna la cui attività intellettuale ha avuto grandissimo rilievo nazionale e internazionale grazie alla forza delle sue idee con le quali ha sempre difeso e portato alti i valori del nostro Paese. Proprio per questo merito siamo particolarmente orgogliosi di porgerle questo tributo, anche in considerazione del fatto che in Italia, purtroppo, la toponomastica è a larghissima prevalenza maschile e spesso dimentica le molte grandi donne del nostro Paese”.
Oriana Fallaci nacque a Firenze nel 1929. Giornalista e scrittrice, fu la prima donna italiana ad andare al fronte in qualità di inviata speciale. È autrice di dodici libri, con i quali ha venduto circa venti milioni di copie in tutto il mondo, tra i quali spiccano “Niente e così sia”, un reportage sulla guerra in Vietnam che le è valso il Premio Bancarella; “Lettera a un bambino mai nato”, best seller con due milioni di copie vendute in Italia e due milioni e mezzo nel mondo; “Un uomo”, dedicato al compagno Alekos Panagulis che ha venduto 3 milioni e mezzo di copie, “La rabbia e l’orgoglio” scritto a seguito dell’attacco terroristico dell’11 settembre 2001; “Intervista con la storia” una raccolta di interviste con alcuni dei più celebri personaggi politici e non solo. La più celebre fu quella con l’ayatollah Khomeini, apostrofato come “tiranno” dalla giornalista che si tolse il chador di fronte a lui.
Il 14 dicembre 2005 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha insignito la scrittrice con una medaglia d’oro quale “benemerita della cultura”.
Oriana Fallaci morì a Firenze nel 2006, dopo una lunga lotta con la malattia che le fu diagnosticata all’inizio degli anni Novanta.