GROSSETO – “Il taglio colturale dei boschi è una normale pratica che è parte della vita delle nostre comunità. Deve essere fatto con professionalità e rispettando le corrette regole delle silvicoltura, ma certamente non può essere sottoposta a forme di controllo estranee alla materia dettate da pregiudizi e da un ambientalismo ideologizzato e ottuso”, recita così la nota di Susanna Lorenzini della segreteria provinciale Pd Grosseto.
“Il bosco ceduo ha la necessità di essere curato e controllato da chi conosce la materia colpendo severamente chi non rispetta le regole, ma, contemporaneamente, liberando il settore da vincoli burocratici illogici”.
“Il Partito democratico di Grosseto sostiene, per questi motivi, la decisione della Regione Toscana che ha votato una modifica alla Legge forestale (l.r. 39/2000) che per le pratiche silvocolturali semplifica l’iter autorizzativo nelle aree sottoposte a vincolo paesaggistico. Si tratta di un solo comma in cui si sostiene che, in caso di taglio colturale è sufficiente l’autorizzazione ai sensi della normativa forestale e non più anche l’autorizzazione paesaggistica. Non si tratta, dunque, di liberalizzare e aprirsi ad una deregulation, ma di affidare le autorizzazioni all’autorità forestale competente e non alla soprintendenza”, prosegue la nota.
“L’iniziativa regionale è un passo molto importante perché è necessario intervenire anche nella normativa nazionale che regola la materia e la scelta della Regione Toscana può indicare la strada da seguire ai Ministeri competenti e al Parlamento”, conclude.